Berlusconi ai servizi sociali. D'Alema: gente in galera per reati minori

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
Martedì 15 Aprile 2014, 11:43 - Ultimo agg. 16 Aprile, 08:50
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Affidamento in prova ai servizi sociali per Silvio Berlusconi. Sconter la pena alternativa in un centro anziani, come deciso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano dopo la condanna per frode fiscale, al netto del condono, di un anno.

Assistenza agli anziani Berlusconi è stato condannato per frode fiscale a 4 anni di carcere (di cui 3 indultati) nel processo sui cosiddetti diritti tv. L'ex premier andrà ad assistere gli anziani della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone, come indicato dall'Uepe, l'ufficio esecuzione penale esterna, «con impegno di almeno una volta alla settimana e per un tempo non inferiore a quattro ore consecutive». È quanto si legge nel comunicato appena diffuso in merito alla decisione del tribunale di sorveglianza di affidamento in prova ai servizi sociali dell'ex presidente del consiglio.

I limiti Berlusconi «non potrà (salvo specifiche autorizzazioni) lasciare la Lombardia, ma è autorizzato, come da sua richiesta, a recarsi in Roma, presso il domicilio da lui indicato, dal martedì al giovedì, con rientro al suo domicilio in Lombardia, entro le ore 23 del giovedì stesso». I giudici hanno dunque accolto la richiesta proveniente sia dal pg Antonio Lamanna che dalla difesa dello stesso ex premier. Evitati così i domiciliari, il leader di Forza Italia si potrà concentrare sulla prossima campagna elettorale per le europee.

I legali di Berlusconi «La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano appare equilibrata e soddisfacente anche in relazione alle esigenze dell'attività politica del Presidente Berlusconi». Lo dichiarano l'avvocato Franco Coppi e l'avvocato Niccolò Ghedini.

Il centro anziani La fondazione Istituto Sacra Famiglia onlus è nata a Cesano Boscone, nel milanese, nel 1896 con il nome Ospizio Sacra Famiglia, quando il parroco del paese, Don Domenico Pogliani, del quale è in corso la causa di beatificazione, accoglie in casa sua cinque bisognosi. Oggi, spiega il sito della Onlus, assiste ogni giorno oltre duemila utenti - disabili ed anziani non autosufficienti - in forma residenziale, diurna, ambulatoriale e domiciliare, operando in diverse sedi non solo in Lombardia, ma anche in Piemonte e Liguria.

I compiti che l'ex premier, Silvio Berlusconi, dovrà svolgere all'interno della Fondazione Sacra Famiglia nell'ambito dei servizi sociali, saranno concordati direttamente con lui. Lo fa sapere la Fondazione, sottolineando che di solito i compiti da assegnare vengono concordati direttamente con il volontario e anche nel caso dell'ex premier dovrebbe essere così.

La Fondazione Sacra Famiglia fa sapere che al momento non è ancora giunta comunicazione ufficiale riguardo all'affidamento dell'ex premier alla loro struttura, per l'attività di volontariato che lo impegnerà almeno una volta alla settimana e per un tempo non inferiore a quattro ore consecutive.

«Abbiamo dato la disponibilità, nell'ambito di un accordo con Caritas, per questo tipo di percorso come per altri che occasionalmente stiamo svolgendo, quella dei volontari è un'attività importantissima: il loro compito è di affiancamento agli operatori in una serie di momenti in cui è importante stabilire relazioni positive». Così il direttore generale della Fondazione Sacra Famiglia, Paolo Pigni, spiega le attività a cui sarà destinato Silvio Berlusconi dopo la decisione dell'affidamento in prova ai servizi sociali deciso dai giudici per la sentenza Mediaset. «Si tratta - ha detto a Tgcom24 - di attività preziose di accompagnamento con persone fragili che hanno bisogno di relazioni umane e attenzione». La struttura dispone in particolare di 145 posti rsa per anziani, oltre ad altri servizi di assistenza con disabili e persone con altre problematiche.

Il geriatra: «Sarà un'iniezione di vita» Potrebbe rivelarsi una sorta di "iniezione di vita" per gli ospiti la presenza di Silvio Berlusconi per assistere gli anziani al Centro di Cesano Boscone, come deciso oggi dal Tribunale di sorveglianza di Milano. Ad esserne convinto è il presidente della Società italiana di geriatria, Giuseppe Paolisso. Anzi, aggiunge, «questo contatto potrebbe portare benefici pure allo stesso ex premier».

«La prima cosa da rilevare, tuttavia - afferma l'esperto - è che la struttura individuata per l'affidamento in prova ai servizi sociali è un Centro di altissimo livello; si presume, pertanto, che vi sia una certa 'selezionè di base delle persone presenti, che presumibilmente si riconducono ad una fascia di popolazione di livello socio-culturale medio-alto».

Ciò, rileva Paolisso, «indubbiamente semplifica l'impatto di tale incontro, perchè è probabile che questi anziani vivano di meno quel senso di distacco che potrebbe essere associato alla posizione sociale di Berlusconi». Naturalmente, aggiunge, «molto dipenderà da come l'ex premier si porrà nei confronti degli anziani ospiti, ma in generale credo che la sua presenza possa avere un effetto di "stimolo" per gli anziani con cui entrerà in contatto, rivelandosi una sorta di invito a sentirsi sempre attivi. Un effetto positivo, inoltre, deriverà anche dalla possibilità di immedesimarsi in un personaggio pubblico in modo "diretto"».

Certamente, la situazione sarebbe probabilmente diversa se gli ospiti dovessero appartenere ad un ceto socio-culturale più basso, perchè, in questo caso, «potrebbero innescarsi maggiori difficoltà di comunicazione e Berlusconi potrebbe essere visto innanzitutto come un cittadino "privilegiato"». Ad ogni modo, «la grande capacità comunicativa dell'ex premier, il fatto che il servizio sia limitato ad una sola volta alla settimana ed anche il "fattore età", simile a quella degli ospiti del Centro - rileva il geriatra - sono elementi che avvicineranno e faciliteranno il contatto». E il rapporto costante nel tempo con gli ospiti del Centro, conclude Paolisso, »credo possa avere un effetto positivo pure su Berlusconi stesso: l'ex premier farà infatti un "bagno" di suoi "pari età", ma saranno anziani "normali", con i quali instaurare un rapporto che vada al di là di ruoli e appartenenze».

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