Egitto, video esecuzione di 40 persone: «Erano spie del Mossad». Sul Golan rapiti 40 caschi blu filippini

Egitto, video esecuzione di 40 persone: «Erano spie del Mossad». Sul Golan rapiti 40 caschi blu filippini
Giovedì 28 Agosto 2014, 11:38 - Ultimo agg. 29 Agosto, 10:52
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Ansar beit al Maqdis, la formazione jihadista attiva in Sinai, ha rivendicato con un video pubblicato su youtube la decapitazione di quattro egiziani. Erano agenti del Mossad, affermano i jihadisti.

I cadaveri delle quattro persone decapitate sono stati trovati mercoled scorso.

Se l'autenticità del video fosse confermata, sarebbe la prima volta che un'organizzazione terroristica in Egitto esegue decapitazioni in pubblico e davanti alle telecamere. Secondo i militanti, le quattro «spie» hanno fornite informazioni di intelligence ai servizi segreti israeliani per un raid aereo avvenuto il 23 luglio in cui hanno perso la vita tre combattenti di Ansar Bayt al-Maqdis. Le «spie» erano state catturati dai terroristi del Sinai mentre si dirigevano verso la città di Sheikh Zuwaid, distante solo pochi chilometri dalla Striscia di Gaza.

Le immagini del video, che dura circa cinque minuti e mezzo, sono di buona qualità. Si vedono otto uomini armati e con il volto coperto da passamontagna e in primo piano il loro presunto leader, che legge la condanna a morte per i quattro cittadini egiziani, bendati e in ginocchio davanti a lui. Secondo l'uomo, due delle presunte «spie» avrebbero confessato di essere state pagate dal Mossad, mentre le altre due sarebbero state in carcere in Israele per contrabbando. Poco più tardi le immagini choc delle esecuzioni, con la telecamera che indugia sulle teste mozzate dei quattro egiziani.

​I jet militari del regime siriano hanno bombardato nella notte alcune postazioni conquistate dai ribelli a ridosso delle Alture del Golan controllate da Israele.

Lo riferisce la tv satellitare al-Arabiya, spiegando che nella zona i jihadisti del Fronte al-Nusra e altri gruppi islamici continuano a conquistare terreno.

La notte scorsa i jihadisti dello Stato islamico hanno giustiziato «decine di soldati siriani» fuggiti dalla base aerea di Tabqa, nel nord della Siria. Lo ha riferito Rami Abdel Rahmanel direttore dell'Osservatorio siriano dei diritti umani mentre fonti jihadiste su twitter parlano invece di 200 morti.

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