Berlusconi torna in tv: «Non vedo eredi. Serve una nuova alleanza di centrodestra»

Berlusconi torna in tv: «Non vedo eredi. Serve una nuova alleanza di centrodestra»
di Claudia Terracina
Lunedì 25 Maggio 2015, 07:16 - Ultimo agg. 28 Maggio, 22:03
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ROMA - Tutti e due in grigio. Tutti e due che provano disperatamente la battuta di spirito. Berlusconi e Fazio hanno anche la stessa camicia. Ma il leader di Forza Italia sfoggia all'occhiello la spilletta splendente di Forza Italia, sperimentata in mille presenze televisive, che attira gli sguardi. E con quei lampi sulla giacca, ripete il mantra del '94. «In Italia la democrazia è sospesa. Per questo, mi tocca ancora combattere».Tuttavia, non è pimpante, come al solito.

L'ex Cavaliere è convinto di battere sotto le telecamere anche l'ineffabile Fabio Fazio.

Esattamente come è uscito vittorioso dall'incontro-scontro con Santoro e con Marco Travaglio. Ma brilla solo quando parla del Milan «per cui cerco un partner, ma non vendo». E' sul passar del tempo che il confronto si vivacizza. Fazio infila una stoccata al veleno. «Il tempo passa, presidente. Perché dovrebbe riuscirle oggi quello che non le riuscì quando era al massimo dei consensi?». E lui si vendica: «La trovo invecchiato. Starebbe meglio senza quella barba ingrigita». Renzi? «E' stato gentile con me, ma non potremo tornare a collaborare. Lui è un professionista della politica, io un imprenditore. Lui non realizza, io sì».

APERTURA SUI DIRITTI

E come Mara Carfagna, ospite su Sky da Maria Latella, apre «ai diritti dei conviventi, anche dello stesso sesso». E' una svolta, forse dovuta alla compagna, Francesca Pascale. Riguardo alla quale assicura: «Non so cosa sia la felicità, ma mi sento sereno». Il duello con Fazio è garbato, senza aggressività. «Ha aspettato dodici anni per avermi ospite? Vuol dire che non mi hanno riferito per bene i suoi inviti..».

Diventa serio, quando si parla di politica. «Ritirarmi? Dovremo trovare un nuovo leader, ma non vedo eredi, nè in casa, nè fuori. Il carisma o ce l'hai o no. Io devo continuare ad alimentare il sogno. Ma i moderati dovrebbero ritrovarsi e sta al popolo scegliersi il leader. Solo tutti insieme possiamo battere la sinistra». Non basta Forza Italia? chiede Fazio. «No, saremo il lievito. Ma devono arrivare anche club, movimenti, associazioni. Ma soprattutto gli italiani devono imparare a votare...anche nel '48 non sapevano votare».

Ma le primarie non gli piacciono «perché con le primarie sono stati scelti i peggiori sindaci che ha oggi l'Italia, a Roma, a Milano, a Napoli». Tra i due niente scintille. Fazio è nervoso. Berlusconi diventa troppo serio. Assicura che «grazie a noi Grillo è stato fermato alle Europee». E ripropone «la nostra rivoluzione liberale». Il sarcasmo arriva quando il conduttore cita «tutti quelli che l'hanno abbandonata, Fini, Casini, Alfano, Fitto». Stesso giudizio impietoso. «Sono professionisti della politica, fanno solo i loro interessi personali». E strappa l'applauso su «Alfano, che, diciamo, ha un forte affetto per la sua poltrona».

E' sempre la televisione il suo tormento. «Ero impedito non per mia volontà, mentre Renzi e Salvini sono in tv sei ore la settimana», sospira, assicurando che «nelle reti Mediaset non si è mai fatta politica». Poi torna a denunciare «di aver avuto tre presidenti della Repubblica ostili, oltre alla Corte costituzionale, grandi giornali e magistratura». Qualche senso di colpa? «Solo di non aver saputo convincere gli italiani a darmi il cinquantuno per cento dei consensi». Monarchia? «No, solo così si può governare».

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