Arriva a Napoli il Grande Presepio del Trentino: visite fino al 1° febbraio

Arriva a Napoli il Grande Presepio del Trentino: visite fino al 1° febbraio
Venerdì 19 Dicembre 2014, 16:13 - Ultimo agg. 19:00
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Arriva per la prima volta a Napoli il Grande Presepio del Trentino. Già esposto ad Assisi, Cracovia e presso la Basilica della Natività a Betlemme, il presepe a grandezza naturale, realizzato dai maestri artigiani di Tesero, in Val di Fiemme, sarà esposto fino al 1° febbraio 2015 presso il Complesso museale di Donnaregina, al Museo Diocesano di Napoli.

La cerimonia d’inaugurazione si è svolta questa mattina presso il Museo (Largo Donnaregina) alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni trentine e dell’Arcivescovo Metropolita di Napoli, Crescenzio Sepe.

I Maestri. L'opera è stata realizzata dai maestri scultori di Tesero, Tiziano e Davide Deflorian, con la cura di Leo Deflorian e Raffaella Zeni per quanto riguarda la figura e i vestiti. Il Presepio è composto da 18 figure: Giuseppe, Maria, il Bambino, un angelo, due donne, due uomini inginocchiati, i tre Magi, un pastore, un bue, un asino, 4 pecore (le stesse figure sono state esposte in Vaticano, a L’Aquila, ad Assisi, a Betlemme, a Mirandola e, lo scorso anno, a Cracovia). Per Napoli sono state realizzate due figure in più: una donna ed un uomo inginocchiato.

Il presepe resterà visitabile nel Complesso Monumentale di Donnaregina dal 19 dicembre 2014 al 1° febbraio 2015.

Info e Prenotazioni

Tel: 081 5571365

info@museodiocesanonapoli.it

www.museodiocesanonapoli.it

Il gemellaggio. «È con grande piacere che il Trentino incontra la città di Napoli e la sua tradizione presepistica» ha dichiarato Tiziano Mellarini, assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento in occasione della presentazione. Napoli e il Trentino gemellate all'insegna della comune passione per il presepe. Quello partenopeo, conosciuto in tutto il mondo, è strutturato con scene costruite con dovizia di particolari. Molto diverso ma altrettanto suggestivo, quello trentino fa dell'intimità e della semplicità la sua principale caratteristica, con la Natività elemento dominante e tutto il resto pura scenografia, con le figure accostate con pudore e meraviglia al Bambinello.

Il cardinale. «Quando scopriamo sul presepe personaggi estranei alla narrazione evangelica - ha sottolineato il cardinale Crescenzio Sepe accennando alla tradizione napoletana - non ci stupiamo. È il tentativo di strappare il senso del Natale al passato e farlo rivivere oggi, con una sfida implicita nell'idea di un'incessante incarnazione. Quest'anno ospitiamo nella Diocesi un presepe che viene da lontano, un'occasione offertaci dalla Val di Fiemme. Il Trentino è una terra che conosco bene e di cui apprezzo l'attaccamento alle tradizioni e al territorio. Agli amici e alle autorità del Trentino va tutta la nostra gratitudine».

L'opera. La struttura principale del presepe allestito a Napoli occupa un’area quadrata di oltre 6 metri di lato, è un rudere diroccato con tettoia alta quasi quattro metri. A questa si aggiungono due angoli allestiti sul lato opposto del cortile di Donnaregina che permettono, in un’ambientazione raccolta, tipica dei presepi di montagna, ai visitatori di passarci attraverso.

Il Trentino. La tradizione del presepe è molto sentita in tutto il Trentino e particolarmente a Tesero in Val di Fiemme dove,  dal 1700 unico esempio nel territorio trentino, il presepe di famiglia assume un valore tanto grande da essere inserito nei lasciti testamentali. L’arte dell’intagliare il legno, importata dal Tirolo, è caratteristica dei manufatti più rappresentativi del Trentino. Il presepe a grandezza naturale, già esposto ad Assisi, Cracovia e presso la Basilica della Natività a Betlemme ne è un esempio, con le  gure lignee rivestite da abiti mediorientali, nel caso della Natività e dei Magi, e da abiti rurali trentini, nel caso dei pastori. La composizione è tipicamente molto raccolta, intima con Maria, Giuseppe e il Bambino al centro della scena e le altre  gure che fanno da contorno accostandosi in religiosa venerazione.

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