Ragazzo ucciso dal papà della fidanzata: storia di Enzo, Mariarca e l'amore su Fb

Ragazzo ucciso dal papà della fidanzata: storia di Enzo, Mariarca e l'amore su Fb
di Daniela De Crescenzo
Martedì 16 Luglio 2013, 08:09 - Ultimo agg. 6 Maggio, 10:31
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�Si esiste doppo ’a morte ’n’ata vita io chesta vita ’a voglio vivere cu tte!?»: sulla bacheca del profilo facebook che Mariarca ed Enzo avevano attivato insieme più di anno fa, Nino D’Angelo canta la tragedia di un amore spezzato. Parole che avevano colpito Mery.



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Subito dopo, nel post successivo, la colonna sonora del fim Titanic e il commento della ragazza: «Rivedo i nostri momenti e rivivo le stesse emozioni di questo film. Ci siamo amati si è vero...spero che la nostra nave non affondi...ti amoooooo Mery». Un amore travagliato quello tra Enzo Di Stasio e la figlia dell’uomo che lo ha ucciso. A febbraio Mariarca scrive: «Non ti so cacciare dai miei pensieri..ti sento camminare nel mio cuore.. volevo dirti grazie per avermi insegnato ad andare avanti, quando sembrava che non ci fosse più un motivo valido per farlo.. grazie per avermi regalato emozioni uniche.. grazie per il tuo amore.. che ricambio con tutta me stessa.. ti ritieni un uomo semplice..ma per me sei molto di più.. sei profondamente sensibile, dolce, intraprendente.. paziente.. sei testardo nelle cose in cui credi davvero..e sai rendere la persona che ti sta accanto unica... sto guardando in faccia la realtà.. e mi rendo conto..che senza te non sono più nulla». Un amore sul quale sembra incombere un’ombra.



Un’ombra che quando si è materializzata è diventata tragedia travolgendo la vita di Enzo. E quella di Mariarca che da domenica mattina, insieme alla madre e a tutta la famiglia è sparita dalla sua casa di Acerra. «I carabinieri sono venuti a prenderli tutti - racconta un’anziano che staziona nel cortile - da allora non li abbiamo più visti». Il cancello di ferro che separa l’appartamento dei Cipolletta dai vicini è serrato, le imposte sono chiuse. Qui la famiglia si era trasferita una decina di anni fa, provenendo da Mugnano.



Sullo stesso cortile del centro storico si affacciano case antiche, molte sono fatiscenti, qualcuna (e quella dei Cipolletta è una di queste) è stata rinnovata. Uno di quei posti dove tutti sanno tutti di tutti: ma nessuno è disponibile a raccontare molto su Mariarca e sulla sua famiglia, pochi ammettono addirittura di conoscerli.



L’uomo anziano seduto in cortile biascica a fatica: «Sono brava gente, ma non sono di qua».

Mariarca Cipolletta si è diplomata meno di un mese fa all’istituto d’arte Munari di Acerra, ha partecipato a numerose mostre d’arte, a cominciare da quella che ha concluso l’anno scolastico. Chi la conosce la descrive come una ragazza tranquilla ed educata. Gli amici raccontano che è sempre stata una compagna disponibile e pronta a dare una mano a tutti. Seconda di tre figlie, ha scelto di studiare, al contrario della prima sorella che lavora in un salone di bellezza di Mugnano proprietà di un familiare.



Fino a poco tempo fa il padre di Mariarca, Andrea, lavorava come autista presso l’Eav, l’azienda di trasporti che opera sulla costiera sorrentina, poi si è messo in proprio e da qualche tempo si occupa del trasporto del latte prodotto dalla centrale Maremma.

Anche lui confidava le sue emozioni agli amici tramite Facebook e sabato mattina, pochi ore prima di ammazzare Enzo, aveva scritto: «Che delusione è la vita». Chi lo aveva deluso? Era preoccupato per quella figlia che voleva andare via con quel fidanzato dal quale, secondo il padre di Enzo aspettava un figlio? Domande per ora ancora senza risposta.

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