Volkswagen, scandalo dieselgate:
Fbi arresta dirigente Usa

Volkswagen, scandalo dieselgate: Fbi arresta dirigente Usa
Lunedì 9 Gennaio 2017, 09:33 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 10:46
2 Minuti di Lettura
La Fbi (il Federal Bureau of Investigation) ha arrestato un dirigente di Volkswagen AG con l'accusa di complotto in relazione allo scandalo "dieselgate". Lo riporta il New York Times. Si tratta di Oliver Schmidt, arrestato sabato mattina nella sua casa in Florida, responsabile dal 2014 al marzo 2015 della sezione della casa automobilistica tedesca che gestiva le questioni regolatorie in Usa. Il manager secondo l'accusa si sarebbe adoperato per nascondere il livello di inquinamento delle auto ai controllori americani. Sempre secondo il Nyt, Schmidt sarà interrogato oggi a Detroit.

Intanto Volkswagen accelera in Usa per anticipare l'arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump. Il colosso tedesco dell'auto, che il 6 gennaio ha incassato le dimissioni del direttore finanziario Pieter Griep, andatosene senza fornire motivazioni, punta a chiudere l'indagine penale negli Usa già la prossima settimana. Secondo il Wall Street Journal, la casa di Wolfsburg potrebbe firmare un patteggiamento da diversi miliardi di dollari e chiudere così uno dei capitoli più spinosi ancora aperti negli Stati Uniti. Diverse fonti spiegano al quotidiano finanziario che sia Volkswagen sia gli inquirenti del Dipartimento di Giustizia hanno intenzione di siglare l'intesa in tempi brevi, visto che i funzionari del Dipartimento sono di nomina politica e dovrebbero lasciare l'incarico con l'arrivo di Trump. In questo caso, Vw dovrebbe attendere che il nuovo team entri in carica, studi il dossier per poi arrivare ad una conclusione in tempi necessariamente molto più lunghi.

Ad ottobre Vw ha trovato un accordo da 14,7 miliardi di dollari, che prevede anche il riacquisto da parte del produttore di circa 475.000 veicoli su cui era stato montato il software 'taroccatò da cui è partito lo scandalo delle emissioni.
Ma proprio su questo punto oggi Volkswagen ha incassato una piccola vittoria. L'Agenzia per la Protezione Ambientale americana ha infatti dato il via libera alla soluzione individuata dal colosso tedesco per le auto con motore diesel a 2 litri coinvolte nello scandalo del dieselgate. In questo modo, il gruppo potrà iniziare a notificare ai clienti che sono disponibili 'rimedì per il sistema delle emissioni per i Maggiolini, le Gold, le Jetta e le Passat del 2015 per un totale di 70.000 auto. Che non dovranno essere così necessariamente richiamate dal mercato, e ripagate da Vw stessa, ma potranno venire semplicemente 'riparatè e riconsegnate ai clienti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA