Pontida, attesa per i Terroni Uniti
«Ma i negozi dovevano restare aperti»

Pontida, attesa per i Terroni Uniti «Ma i negozi dovevano restare aperti»
di Pietro Treccagnoli
Venerdì 21 Aprile 2017, 19:01 - Ultimo agg. 22 Aprile, 00:03
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C'è un bel sole su Pontida, da stamattina. Sarà forse anche per questo che, tranne qualche mugugno, tutti sono sereni per l'arrivo degli «untorelli» della Giornata dell'Orgoglio antirazzista, organizzata per domani dai napoletani di Insurgencia e che radunerà nel paesino del giuramento leghista almeno tremila persone, quante ne annunciano i promotori. Arriveranno da tutt'Italia. Tantissimi dal Nord. 
 


Nel prato, concesso in extremis dalla Rfi, su disposizione della Prefettura, stamattina, è stata parzialmente falciata l'erba. Se ne sono occupati gli stessi organizzatori che domani mattina cominceranno a installare il palco sul quale, a partire dalle 14 comincerà il concerto dei Terroni Uniti e di tutti gli artisti che hanno aderito all'iniziativa, da Eugenio Bennato ai 99 Posse, da Daniele Sepe a Valentina Stella.

Atmosfera tranquilla, quindi, anche se a quasi tutti i commercianti non è andata giù l'ordinanza del sindaco Luigi Carozzi che ha imposto la chiusura a negozi, bar, uffici, scuole e persino al cimitero che si trova praticamente accanto al terreno dove si suonerà fino alle 21, almeno. I baristi di Pontida, in particolare, non hanno gradito. Ma faranno buon viso a cattivo gioco. Marco Perico dello storico Bar8, proprio a due passi dal luogo del raduno si rammarica per i mancati incassi. A Pontida si vede tanta gente solo per la festa della Lega, una volta all'anno. Anche i consiglieri di opposizione, Gionata Ghirardi e Fabio Rigamonti, contestano la scelta del primo cittadino che ritengono calata dall'alto.

Sull'esito della festa regna il pensiero positivo. Si suonerà, si spera, nessuno invasione lanzichenecca. Ad ogni buon conto o vertici della Lega hanno fatto circolare il messaggio di stare lontani e di evitare provocazioni.

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