La pigrizia fa ammalare, ecco cosa può succedere con due settimane di inattività

La pigrizia fa ammalare, ecco cosa può succedere con due settimane di inattività
Mercoledì 17 Maggio 2017, 15:19 - Ultimo agg. 5 Luglio, 10:38
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Due settimane di inattività fisica possono ledere gravemente alla salute. Secondo gli esperti riuniti in Portogallo all'European Congress on Obesity (Eco), infatti, l'attività fisica regolare è un elisir per la salute: aiuta, tra l'altro, a ridurre l'accumulo di grasso nel fegato, un'importante complicanza dell'obesità. Ma attenzione: bastano appena due settimane di inattività alle persone giovani e sane per ridurre la massa muscolare e produrre alterazioni metaboliche che possono aumentare il rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le cardiopatie. Aprendo la strada, potenzialmente, al rischio di una morte prematura.

I due studi destinati a far pensare i sedentari sono stati condotti dal team di Dan Cuthbertson dell'Institute of Ageing and Chronic Disease dell'Università di Liverpool (Gb). Nel primo caso sono stati coinvolti 75 soggetti sani, monitorati con un sensore da braccio e poi sottoposti a esami fisici per valutare la presenza di grasso epatico. Così si è visto che, per ogni ora di sedentarietà in più rispetto alla media, aumentava il grasso epatico. Fattore che, al contrario, si riduceva ogni mille passi in più fatti ogni giorno.

Nel secondo studio il team ha incluso 28 giovani sani e fisicamente attivi, che totalizzavano in media i canonici 10 mila passi al giorno consigliati dagli esperti. Ebbene, dopo un periodo di due settimane di inattività forzata, i ricercatori hanno osservato significativi cambiamenti nella composizione corporea dei giovani: il grasso tendeva ad accumularsi sull'addome, c'era una perdita di massa muscolare e un aumento del grasso totale, e anche la fitness cardio-respiratoria si riduceva. Insomma, i volontari dopo un prolungato riposo non erano più in grado di correre a lungo e con la stessa intensità di prima.

"In un gruppo di giovani fisicamente attivi, appena 14 giorni di sedentarietà hanno prodotto piccole, ma significative riduzioni" nelle performance, "accompagnate da riduzioni della massa muscolare e dall'aumento del grasso corporeo. Alterazioni che possono portare a malattia metabolica", avverte Cuthbertson.

"Questi risultati - conclude - evidenziano l'importanza di restare fisicamente attivi ed enfatizzano le pericolose conseguenze di un comportamento sedentario continuo". Insomma, "giorno per giorno l'attività fisica è la chiave per tenere lontane malattie e problemi di salute. Le persone dovrebbero evitare di stare sedute per lunghi periodi di tempo".
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