Educazione stradale a bordo delle Ferrari: a Napoli il sogno diventa realtà

Educazione stradale a bordo delle Ferrari: a Napoli il sogno diventa realtà
di Delia Paciello
Sabato 20 Maggio 2017, 17:16 - Ultimo agg. 17:28
2 Minuti di Lettura

È il sogno di ogni bambino poter guidare, o almeno vedere da vicino, per una volta nella vita una Ferrari Formula 1. A Napoli tutto questo è diventato realtà: nella storica piazza Mercato sono accorsi grandi e piccini per ammirare le auto della scuderia Ferrari, in particolare quella che nel 2004 ha vinto il campionato mondiale sotto la guida di Schumacher.
 


Infatti grazie alla collaborazione della Scuderia Ferrari Club Costa del Vesuvio, l’Associazione Gioventù Cattolica ha potuto regalare questo sogno ai ragazzi del progetto Scuola Viva dell'Istituto Comprensivo Campo del Moricino nell’ambito della manifestazione Educazione stradale a bordo delle Ferrari, insieme all’Aci Napoli e con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Napoli.

«La piazza è stata conquistata dalla gente perbene, da coloro che vogliono che questi luoghi storici siano palcoscenico per i grandi eventi», afferma Gianfranco Wurzburger, presidente dell’Associazione di volontariato Gioventù Cattolica, che da anni si occupa di minori a rischio nel centro storico.

Ma soprattutto in questa mattinata di festa Antonio Coppola, presidente dell’Aci, si è impegnato insieme ai suoi collaboratori a insegnare ai giovanissimi e ad alcuni ragazzi extracomunitari le norme sulla sicurezza e sull’educazione stradale all’interno del pullman storico dell’Eav, adibito ad Urp della Regione Campania.

«Finalmente siamo riusciti a dare un segnale alle istituzioni: vogliamo occupare in maniera positiva questi luoghi. Desideriamo che piazza Mercato sia vissuta, che sia la piazza dei giovani aperta all’artigianato, agli spettacoli e ad eventi di questo tipo», continua Gianfranco. Questa mattina le centinaia di persone accorse hanno potuto visitare anche la chiesa di Santa Croce al Mercato, dov'è conservato ancora il ceppo con lo stemma dei cuoiai sul quale si pensa sia stato decapitato Corradino di Svevia nel lontano 1268. Il tutto sotto lo sguardo soddisfatto dell’assessore alla Cultura Nino Daniele, che ha reso possibile l’apertura della chiesa al pubblico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA