Uova contaminate, anche l'Italia tra i 15 paesi a rischio

Uova contaminate, anche l'Italia tra i 15 paesi a rischio
Venerdì 11 Agosto 2017, 12:56 - Ultimo agg. 23:00
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L'Italia figura tra i 15 Paesi ad aver ricevuto uova dalle aziende coinvolte nello scandalo delle uova al fipronil. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea. Tuttavia questo non significa che l'Italia abbia ricevuto uova contaminate, viene chiarito.

La Commissione europea ha convocato per il 26 settembre una riunione di alto livello con i ministri e le autorità interessate dalla vicenda delle uova contaminate. «Non si tratta di una riunione di crisi», ha evidenziato il portavoce della Commissione Ue. «L'obiettivo è quello di trarre lezioni e discutere modi per migliorare continuamente l'efficacia del sistema dell'Unione riguardo a frodi e sicurezza alimentare», ha spiegato il portavoce.


Intanto arrivano nuove rivelazioni in Francia sullo scandalo delle uova contaminate. «Un lotto di 48.000 uova, il 0NL43651-01, può essere stato acquistato dai consumatori», ha annunciato il ministro dell'Agricoltura Stéphane Travert ai microfoni di radio RMC, garantendo tuttavia che questo non rappresenta un pericolo. Si tratta del primo lotto di uova contaminate dall'insetticida Fipronil venduto direttamente nei supermercati francesi.
Travert ha dichiarato che, in totale, le uova contaminate provenienti da Belgio e Olanda »immesse nel mercato« francese da aprile sono più di 200mila. Il ministro ha precisato che il primo lotto, da 196mila uova, è stato venduto tra il 16 aprile e il 2 maggio senza nessun
«impatto per la salute». Il secondo lotto, da 48mila, è stato consumato tra il 19 e il 28 luglio.

«Il rischio per la salute umana è molto basso visti i livelli di fipronil riscontrati nelle uova contaminate e le abitudini alimentari dei francesi» ha poi aggiunto Travert. «L'insieme dei prodotti contenenti uova provenienti da allevamenti contaminati verrà ritirato dal mercato nell'attesa dei risultati delle analisi»: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministro francese dell'Agricoltura, Stéphane Travert, precisando che «queste misure di gestione sono perfettamente in linea con le raccomandazioni formulate dalla Commissione Ue». In caso di «risultati favorevoli» verranno invece immessi nel mercato, precisa il comunicato.
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