La città vuota è ormai solo una famosa canzone di Mina. O un ricordo del Ferragosto ai tempi del «chiuso per ferie», dei cartellini attaccati sulle saracinesche e delle lunghe attese sotto le pensiline delle fermate dei bus. Vabbé, queste persistono, complice il baratro verso il quale si sta avviando l'Anm. I trasporti urbani e quelli dell'immediata cintura napoletana sono il tasto dolente di quest'estate. Ma pure delle altre stagioni, a onor del vero. Ad agosto, però, le corse si diradano, le linee vengono sospese, i percorsi talvolta deviati. Ieri c'è stata, ad esempio, l'ultimo bus delle affollatissime linee R2 e 601, sostituite fino alla fine di agosto dal 610 a collegare Poggioreale e piazza Trieste e Trento. Alle altre sospensioni, in vigore già da molte settimane, i napoletani hanno fatto il callo, come pure ai singhiozzi della Funicolare Centrale che dopo il lungo stop per la revisione ventennale ha generato nuovi disagi. Quella di Mergellina è chiusa e comunque le tre aperte hanno orari contingentati e corse ogni 20 minuti. Pure la Linea 1 del metrò prevede, se tutto va bene, corse ogni 14 minuti, molto lontano dagli standard europei. Consolatevi, però, le stazioni sono le più belle del mondo e le lunghe attese possono consentire ai turisti di ammirare agevolmente l'arte esposta accanto alle scale mobili, ai tornelli o appena fuori (ammesso che non sia stata vandalizzata).
Qualche museo nei giorni dell'Assunta avrà i portoni con il catenaccio. Proprio a Ferragosto forestieri e napoletani (finalmente turisti di sé stessi) dovranno fare a meno del Pan, del Madre e del Diocesano. La stragrande maggioranza dei siti (pinacoteche, siti archeologici e parchi) della provincia saranno, comunque, a disposizione dei turisti e di chi godrà a casa il ponte estivo. Ieri, per ragioni di sicurezza, a causa del forte vento che si è levato, il Parco Virgiliano di Posillipo è stato sbarrato.
È evidente a tutti, ormai: Napoli ad agosto è sempre più aperta. Certo i negozi non-food sono tendenzialmente proibiti. Tocca aspettare settembre. Ma la diffusione degli store monomarca e la persistenza di quelli a conduzione familiare spingono a non tenere sguarnita l'attività commerciale e ad approfittare dell'invasione dei turisti. Non dovrebbero, quindi, esserci eccessivi problemi, fanno sapere dalla Camera di Commercio, nei giorni del ponte, facciamo da domani al mercoledì: non si scenderà troppo sotto la soglia del 60 per cento, almeno in centro. Persino bookstore come la Feltrinelli non lasceranno soli i lettori. Sempre aperti tranne che il 15 agosto, quando si potrà entrare solo in quello di Napoli Centrale e in quello di Capodichino, giusto per marcare i flussi degli stranieri, dei pendolari e degli ultimi napoletani in partenza. Garantita l'aspirina, e meno male. Nel ponte dell'Assunta resteranno a disposizione ininterrottamente almeno due farmacie per Municipalità, oltre quelle che hanno i turni già definiti.
La ristorazione, soprattutto lo street food, particolarmente appetita dal turismo al risparmio, prevalente a Napoli, non mancherà l'appuntamento. Si stima che tra il Lungomare (dove le pizzerie lavorano a pieno ritmo proprio con i forestieri) e nel Centro Antico, dove prevale il cibo di strada, dovrebbe essere disponibile l'80 per cento dei tavoli. Certo non è ancora la città turistica che tutti vorrebbero, ma la nave va. Gli stabilimenti balneari marceranno a pieno ritmo ed era scontato, ammesso che il tempo non si guasti o che si aggiusti in tempi rapidi, come annunciano le previsioni meteorologiche.