Terremoto a Ischia. L'avvocato Pisani querela
gli autori delle frasi razziste

Terremoto a Ischia. L'avvocato Pisani querela gli autori delle frasi razziste
Martedì 22 Agosto 2017, 20:53 - Ultimo agg. 23 Agosto, 14:32
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La querela contro gli autori delle frasi razziste è dell'avvocato Angelo Pisani. Scrive Pisani: «Le condotte illecite poste in essere, sotto forma di attività di propaganda/divulgazione di idee fondate su una pretesa superiorità razziale o sull’odio etnico, ovvero sotto forma di istigazione a commettere atti di discriminazione per motivi razziali o etnici,  richiamati in querela e- assumono rilievo penale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 della legge 24 febbraio 2006, n. 85, a prescindere dall’effettiva percezione delle predette espressioni, lesive della dignità umana, da parte dei singoli soggetti offesi ed individuabili nel caso concreto(Cass. Sez. III, n. 36906/2015 e ss.)».
 



L'avvocato infatti fa poi notare all’autorità giudiziaria «come si tratti di qualcosa di ben più grave della sola diffamazione («deve essere rilevata la notevole portata lesiva delle predette offese all’onore e alla memoria dei feriti e defunti, attese altresì le circostanze particolarmente tragiche in cui gli stessi vennero prematuramente privati della vita, suscettibili di essere percepite da un numero indeterminato di navigatori Internet, che hanno suscitato riprovazione ed indignazione non soltanto da parte dei prossimi congiunti, ma da parte della stessa opinione pubblica on line».

Senza contare il furto d’identità digitale, le offese all’onore e alla memoria dei defunti ed altri reati ancora che si chiede alla Procura di Napoli, di accertare, in uno con l’identità degli artefici armati di clava telematica. «Non esiste solo l’intento di identificare e punire i colpevoli facendo cessare questa barbarie, ma anche accertare la responsabilità dei social che non intervengono a tutela delle vittime – osserva Angelo Pisani – perché specie negli ultimi giorni il clima tende ad arroventarsi e le minacce potrebbero passare dal web alle vie di fatto. Per questo – conclude il legale – chiediamo che intervenga ogni autorità attraverso forme di accertamento e tutela adeguate e tempestive».

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