Napoli, «piovono» pezzi di tufo:
chiude il cimitero delle Fontanelle

Napoli, «piovono» pezzi di tufo: chiude il cimitero delle Fontanelle
di Marco Perillo
Mercoledì 13 Settembre 2017, 16:32 - Ultimo agg. 20:11
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Probabilmente la causa è il maltempo degli ultimi giorni. In seguito al distacco di “pezzame di tufo”, caduto sul piano di calpestio dell’ingresso, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo ha comunicato che l’accesso al cimitero delle Fontanelle è stato temporaneamente interdetto per motivi di sicurezza. I tecnici del Comune sono tempestivamente intervenuti ed i lavori di messa in sicurezza sono già in corso; si darà notizia appena possibile sui tempi della riapertura del sito ai visitatori.

Non è la prima volta che l'ossario del rione Sanità è costretto a chiudere per motivi di sicurezza. Le antichissime cave di tufo, riaperte al pubblico dal 2006, sono molto sensibili alle piogge. L'ultimo crollo, in ordine temporale, si è verificato nella primavera del 2015, quando intervenne la protezione civile. 

 
 

Nonostante la friabilità del tufo, il cimitero delle Fontanelle resta un luogo della memoria senza pari, da visitare almeno una volta nella vita. Qui sono conservati migliaia di teschi e crani - forse otto milioni di ossa - di persone anonime uccise dalla peste del 1656 e dalle epidemie, come il colera del 1836. Qui si è sviluppato il culto dei morti, quella speciale "adozione" da parte del popolo delle "anime pezzentelle", vaganti: secondo un'antica credenza in cambio di preghiere si può ricevere di tutto, dalle soluzioni ai problemi quotidiani o amorosi, ai numeri da giocare al lotto. Il culto, però, fu interdetto negli anni Sessanta dal cardinale Ursi, ma è proseguito in modo sotterraneo fino a oggi. 

In tempi più recenti, per lo sviluppo di questo posto unico al mondo, il
 Comune di Napoli e la Parrocchia di Santa Maria del Carmine alle Fontanelle hanno stipulato un protocollo d’intesa - firmato dal Sindaco e dal Parroco Giuseppe Rinaldi, alla presenza dell’Assessore alla Cultura - per rilanciare e valorizzare la valenza storica, artistica e culturale dell'ossario. 
 
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