Un'app che monitora i progressi dell'artrite reumatoide e comunica direttamente al medico lo stato di salute del paziente. Oppure un'altra che trasmette i risultati dei test genetici tra oncologo e patologo diminuendo i tempi di attesa dei malati metastatici di cancro. O un'altra ancora che permette dir valutarelo sviluppo dei bambini affetti da deficit idiopatico dell'ormone della crescita. Sono solo alcuni dei dispositivi medici software messi a punto dalla napoletana Kelyon, società che si occupa di sanità digitale per diagnosi, prevenzione e cura delle patologie complesse.
Nata come startup nel 2008, oggi Kelyon lavora con grandi conta circa venti tra dipendenti e collaboratori e una sede di prossima apertura a Londra, dove il mercato dei medical device è in forte espansione. «Abbiamo messo al centro della nostra idea le tecnologie open source», spiega Gaetano Cafiero, ceo della società che lavora con grosse multinazionali in tutto il mondo. «Oltre all'app - continua Cafiero - fornaimo ai nostri clienti anche un servizio di assistenza tecnico e logistico, che non significa solo traduzione, ma adattamento del prodotto alle necessità del Paese».