Tigem, corre la ricerca by Napoli
​contro le malattie genetiche rare

Tigem, corre la ricerca by Napoli contro le malattie genetiche rare
di Sergio Governale
Mercoledì 10 Maggio 2017, 09:49
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Una serata di gala per far conoscere al mondo imprenditoriale campano il Tigem, l'Istituto Telethon di Genetica e Medicina che ha sede a Pozzuoli, nell'area ex Olivetti. A organizzarla Ferrarelle, azienda di proprietà di Carlo Pontecorvo, e la Fondazione Telethon, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. Una cena per un centinaio di invitati, che dopodomani sera, venerdì, potranno «toccare con mano» l'eccellenza del centro di ricerca contro le malattie genetiche rare, in competizione con le più avanzate realtà scientifiche del mondo.

L'iniziativa nasce dalla volontà di far conoscere meglio, «de visu», l'istituto fondato da Andrea Ballabio, che nel 1994 ha deciso di tornare in Italia dagli Usa per dirigere il centro. Per questo motivo la Fondazione Telethon ha chiesto a Ferrarelle, che sostiene l'ente dal 2011, di organizzare la serata al fine di far conoscere agli imprenditori locali la struttura, le 220 persone che vi lavorano e le sue ricerche all'avanguardia.

Per Pontecorvo, presidente di Ferrarelle e consigliere della Fondazione Telethon, sostenere il Tigem significa sostenere Napoli e la Campania e creare un indotto socio-culturale-economico fondamentale per il futuro della nostra terra.

«La serata spiega l'imprenditore non sarà propriamente finalizzata alla raccolta fondi, bensì a sensibilizzare la buona società civile cittadina sull'importanza di una struttura in cui la ricerca scientifica contro le malattie genetiche rare ha raggiunto livelli così elevati di eccellenza da essere in grado di competere con le più importanti realtà di indagine scientifica nel mondo. Ogni giorno al Tigem lavorano e si confrontano ricercatori provenienti da ogni dove, compreso un significativo gruppo di ex «cervelli in fuga» rientrati in Italia grazie a Telethon, che si dedicano, molto spesso con successo, alla cura delle malattie genetiche rare che affliggono tanti bambini che, assieme alle loro famiglie, sono ospiti dell'istituto. Stiamo parlando quindi di una realtà scientifica che non solo è motivo di orgoglio, ma anche di occupazione, di rivalutazione sociale di una periferia e di un'area, quella del complesso ex Olivetti, progettato nel 1951 dall'architetto Luigi Cosenza, esempio ingegnoso di inserimento di una struttura industriale in un ambiente di grande bellezza naturale. Sostenere tutto questo, soprattutto in un territorio come il nostro, fatto di tante necessità e di tanti problemi osserva Pontecorvo , è un atto di responsabilità civile che ogni napoletano dovrebbe compiere compatibilmente con le sue possibilità».

«Ferrarelle si è spesa moltissimo per la Fondazione Telethon e il Tigem dice Ballabio , promuovendo una serie di iniziative che mirano ad aiutare il prossimo, soprattutto i meno fortunati, in particolare molti bambini affetti da malattie genetiche».

Il Tigem è un esempio di eccellenza in tutto il mondo non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico, ma anche organizzativo e gestionale. Lo zoccolo duro dei suoi finanziamenti derivano dai fondi che mette a disposizione la Fondazione e che derivano dalla generosità degli italiani. Da Telethon arriva il 25% dei fondi complessivi. Il resto dei fondi proviene dalla capacità del centro di ricerca di competere a livello internazionale.

Durante questi anni il Tigem è stato infatti in grado di vincere bandi di ricerca europei, statunitensi e britannici e ottenere fondi per collaborazioni con diverse multinazionali farmaceutiche. «Molte di queste sono americane e hanno investito nel nostro istituto perché siamo una realtà all'avanguardia sottolinea Ballabio . Le risorse pubbliche nazionali e regionali sono invece poche: il 6% circa. Vorremmo che fossero molti di più auspica il ricercatore , perché il Tigem aumenta la competitività della nostra regione, contribuendo a dare posti di lavoro. Da noi lavorano giovani provenienti da quindici Paesi del mondo. Richiamiamo inoltre molti italiani andati a fare ricerca all'estero. Sembra impossibile, ma Napoli riesce ad attrarre non solo turisti, ma anche cervelli per la ricerca avanzata».
L'istituto di Pozzuoli, fiducioso nell'incremento delle risorse regionali, punta nel frattempo a farsi conoscere da vicino dagli imprenditori, perché «più fondi arriveranno, più malattie sconfiggeremo», assicura Ballabio.

Dopo aver sviluppato la terapia genica per far recuperare la vista a pazienti con una malattia oculare ereditaria, il Tigem ora sta combattendo la mucopolisaccaridosi di tipo 6. «Abbiamo effettuato sperimentazioni prima di avviare il trial clinico che comincerà tra un paio di mesi rivela . Ci teniamo molto che tutto il territorio ci sia vicino. La serata sarà l'occasione per poter raccontare cosa facciamo assieme a Pontecorvo, a Montezemolo e al direttore generale della Fondazione Francesca Pasinelli».
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