Gli Apple boys in California
per programmare il futuro

Gli Apple boys in California per programmare il futuro
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 1 Giugno 2017, 14:00 - Ultimo agg. 14:07
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Da domenica sono a San Francisco. Familiarizzano con la comunità californiana, pedalano sul Golden Gate e naturalmente visitano l'Apple center. Sono i 26 programmatori italiani selezionati dall'azienda di Cupertino per la Worldwide Developer Conference (Wwdc), l'attesa conferenza mondiale organizzata da 28 anni da Apple in California che dal 5 al 9 giugno si terrà nella cittadina di San Jose. 

Di questi, 21 sono studenti della iOS Developer Academy, due delle Foundation Apple, tre indipendenti. Sei volte il numero degli ammessi italiani dell'anno scorso, dove a fare la parte da leone ci sono i ragazzi che da ottobre seguono i corsi al Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio, luogo che vede fondere competenze e professionalità di Apple e dell'Università di Napoli Federico II. Si tratta di Roberto Frenna, Davide Sibillio, Luigi Ungaro, Emanuele Cufino, Salvatore Capuozzo, Lucio Botteri, Marco Fucito, Eugenio di Lorenzo, Claudio Santonastaso, Alexandro Luongo, Luigi Sgambato, Alessandro Ammendola, Davide Russo, Lorenzo Toscani, Andrea Vultaggio, Stefano Sisto, Antonio Bosco, Giuseppe D'Onofrio, Michele Massuzzi, Federica Ventriglia, unica quota rosa dell'Academy, e Andis Cekuls, proveniente dalla Lettonia, unico dei tanti stranieri a San Giovanni a Teduccio che sono partiti per la California. 

Un risultato straordinario che da solo dovrebbe incoraggiare altri giovani smanettoni e creativi a fare domanda al nuovo bando per il secondo anno accademico, scaduto ieri. Tra le 3.000 domande potrebbero esserci ragazzi affascinati dai successi che stanno ottenendo i loro coetanei nel mondo. Ora per loro testa china sui libri di logica o informatica perché i durissimi test di ammissione ci saranno tra circa un mese. Poi se ne selezioneranno circa 700, da cui usciranno dopo gli orali i 378 studenti del secondo anno della iOS Academy. 

Un successo che il rettore Gaetano Manfredi vede connesso ai mesi di lavoro atti proprio a affinare il bando: «Il nostro impegno è stato rivolto a voler migliorare la selezione. I profili formativi sono stati ampliati. Inoltre il nostro obiettivo principale era ottenere più giovani dall'estero. E ci stiamo riuscendo». E infatti la percentuale di domande dall'estero cresce fortemente con il 20 per cento delle richieste totali, una crescita enorme se confrontata con lo 0.82 per cento dell'anno scorso. Le donne invece si attestano a un buon 25 per cento, cioè cresce del 5 per cento rispetto allo scorso anno. 

Obiettivi su cui puntavano anche Giorgio Ventre, direttore della iOS Academy, e Valeria Fascione, assessore all'Innovazione della Regione Campania, che copre il 95 per cento delle borse di studio mentre il 5 arriva dalla Apple. «Essere selezionati per la Wwdc è un successo per tutti» prosegue Manfredi. «Tra qualche settimana ci saranno le graduation, i diplomi, e saranno presenti molte aziende che già hanno mostrato interesse ad assumerne molti».

I ventuno studenti dell'Academy intanto non stanno nella pelle per la conferenza internazionale. Stanno assaporando il successo di aver vinto l'ambita scholarship, la borsa di studio vinta su centinaia di migliaia di richieste provenienti da ogni angolo del mondo. 

Ogni anno Apple ne assegna appena 350 particolarmente talentuosi: hanno ricevuto l'alloggio gratuito e soprattutto un pass per partecipare a tutte le sessioni della conferenza dedicata agli sviluppatori (ogni sessione costa mediamente alcune centinaia di dollari). Sessioni che li arricchiranno di strumenti utili per il loro futuro. E chissà se il loro futuro non sia nella sede Apple di Cupertino.
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