Campionato della pizza, vince DaZero e festeggia il Cilento

Campionato della pizza, vince DaZero e festeggia il Cilento
di Antonella Petitti
Venerdì 4 Settembre 2015, 15:14 - Ultimo agg. 15:39
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Ci hanno sperato fino all'ultimo like e commento, la loro vittoria avrebbe rappresentato la conferma che il territorio è capace di stringersi attorno alle eccellenze. E così è stato. Il 2° Campionato della Pizza del Il Mattino – giunto al capolinea ieri pomeriggio alle 16:30, celebra il vincitore: la pizzeria daZero di Vallo della Lucania.



E non sono solo Giuseppe Boccia, Paolo De Simone e Carmine Mainenti a festeggiare, con loro il Cilento che sta fortemente credendo nella possibilità di dar vita ad una pizza cilentana. Non perché vengano messi in discussione i pilastri della tradizione napoletana, ma soltanto perché il desiderio di lavorare a chilometro zero qui ha trovato compimento. Dunque questa giovane realtà gastronomica, nata poco più di un anno fa, è partita dalla coltivazione del grano in alcuni appezzamenti poco distanti dal locale di Via Angelo Rubino.



Qui hanno potuto seguire il suo percorso, la macinazione, a cui sono seguite le sperimentazioni che in particolare Paolo De Simone ha eseguito nel loro laboratorio. Il risultato è la riduzione al minimo delle farine acquistate, buone lievitazioni e soprattutto tanta materia prima locale. «Perché una pizza oltre che essere buona dev'essere etica - commentano - e coinvolgere il più possibile il territorio con le sue tipicità e le sue piccole produzioni dev'essere un principio basilare». Conseguenza naturale ne è un menù flessibile, che muta molto più velocemente delle stagioni. Ma a conquistare i fans di daZero ci sono anche le immancabili pizze fritte.



Classiche con pomodoro, basilico e cacioricotta cilentano oppure «special» come quella che quest'estate ha rapito molti palati: prosciutto e fichi bianchi del Cilento DOP. A caratterizzare questo affiatato gruppo di amici gourmet vi è anche il desiderio di guardare al di là del gusto: «Sentiamo la responsabilità di fare ristorazione, il cibo dev'essere un mezzo per stare bene, dunque avere la nostra farina è essere certi della salubrità della materia prima, anche se questo può significare ottenere un gusto meno facile». Ed ora c'è da scommetterci che nascerà una nuova pizza per celebrare l'evento, magari con uno di quei prodotti-tormentone a cui non rinunciano mai, come la soppressata di Gioi, le alici di Menaica o la mozzarella nella mortella. Il Cilento resta un patrimonio di biodiversità di rara bellezza e dalle grandi potenzialità, che questo rappresenti un messaggio di positività e speranza.