Menu di primavera e tre percorsi di degustazione: Eduardo Estatico inaugura la nuova stagione del JKitchen, il ristorante fine dining del JK Place Capri

Menu di primavera e tre percorsi di degustazione: Eduardo Estatico inaugura la nuova stagione del JKitchen, il ristorante fine dining del JK Place Capri
Venerdì 7 Aprile 2017, 10:45
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Il 14 Aprile Eduardo Estatico, chef del JK Place Capri, il 5 stelle Lusso di Marina Grande (con due ristoranti uno informale, aperto dalle 12 alle 19 e 30 tutti i giorni, e il JKitchen, ristorante fine dining, aperto tutti i giorni dalle 19.30 alle 23) alza il sipario della nuova stagione gastronomica al Boutique Hotel di Capri. Un nuovo menu di primavera e tre inediti percorsi di degustazione: queste le novità 2017.

Il menu di primavera ha dietro un lungo lavoro di selezione e attenzione alla qualità e alle peculiarità dei prodotti. Abbinamenti basati su una larga cultura gastronomica, su sapori della tradizione, su una filosofia di cucina ben definita ma con guizzi innovativi e creativi che rendono ogni piatto una pièce di gusto unica, da vedere e da gustare. Per iniziare, tra gli antipasti ecco le nuove proposte: eclair di gamberi di Capri, cipollotto nocerino, caviale kaluga amur, zabaione affumicato e dragoncello; Crocchè di genovese di manzo razza agerolese, cipolle di Alife, salsa al provolone del monaco DOP, profumo di cannella e mosaico di seppia nel suo inchiostro, centrifugato di piselli e lemongrass. L'offerta di primi piatti è molto variegata e si passa dal Riso carnaroli di Sibari alla birra di Capri, asparagi, cipollotto e senape di Dijon; al Fusillo lungo fatto a mano pastificio Gentile, scorfano di fondale, finocchio e zafferano di Pietravairano.

Le chiavi di lettura sono ricerca, selezione, stagionalità e creatività anche per i secondi piatti come: il carciofo arrostito in primavera, erbe fresche e spuma di provolone del monaco DOP; orata reale poché, fave, amaranto e tapenade di olive ammaccate del Cilento; l'agnello dei monti Lattari in farcia, lattuga romana, tartufo nero irpino e purea di aglio rosso di Nubia.

Un capitolo a parte spetta alla pasticceria che segue l'obiettivo di lasciare agli ospiti un buon ricordo, una memoria dell’esperienza culinaria, con un dolce a fine pasto di alta pasticceria. Il menu primavera della pasticceria dello chef Eduardo Estatico propone un dolce che ormai è vera tradizione al JKitchen: «Tommasino Cupiello: voglio la zuppa di latte!» Liberamente ispirato alla commedia di De Filippo. Non mancano però proposte innovative di profumi e sapori come l'assoluto di pistacchio di Bronte, capperi di Salina e tè Matcha e ancora Fragole, rabarbaro, meringa e cioccolato bianco Valrhona, un dolce con l'ingrediente più amato dallo chef: la fragola.

 

La cucina di Estatico è di concetto italiano, sa di storia e di tradizione, nello stesso tempo è semplice e creativa. La memoria del gusto e dei profumi dell'infanzia, la verace cultura napoletana, la sua passione per il teatro di Eduardo De Filippo e le esperienze professionali, ispirano i suoi piatti. La sua è una cucina di stile contemporaneo: libera da pregiudizi, rigorosamente di stagione, di orto, di mare e di terra insieme. I suoi piatti sono un viaggio del gusto che parte dalla Napoli di un tempo, si nutre di Campania, fa il giro d’Italia e infine approda a Capri, l’isola azzurra.
 
Riscoprire luoghi del territorio campano attraverso la scelta attenta dei migliori prodotti e i migliori abbinamenti, scoprire legami di gusto innovativi e creativi, far conoscere gusti delicati e profumi intensi, è questa la strada che da oltre 5 anni percorre lo chef al JK Place che da da quest’anno per scelta e per valorizzare di più la proposta si è decisi di separare due tipi servizi, trazionale e informale a pranzo con un nome a parte e la sera con un ristorante fien dinig che vuole offrire una esperienza dalla cucina al servizio. Una strada che quest'anno ha deciso di illustrare agli ospiti con tre nuovissimi menu degustazione: Il primo percorso di 4 assaggi è intitolato “Classici”: dopo 5 anni al JKitchen era doveroso creare un menù dove fossero presenti i piatti che più hanno rappresentato e rappresentano il suo percorso in cucina. Il secondo menu degustazione di 5 assaggi, è intitolato “Evoluzione”: propone piatti nuovi che partono dalla tradizione ma rielaborati da un'attenta ricerca degli abbinamenti e delle materie prime. Il terzo percorso di 7 assaggi è intitolato “Sorpresa”: un sentiero innovativo non tracciato prima, personalizzato al momento, di libera interpretazione dello chef, volto alla ricerca dell’effetto wow.
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