Mozzarella e Prosecco, alleanza
anti-truffa su Amazon, eBay e Alibaba

Domenico Raimondo presidente del Consorzio della Mozzarella e Luca Giavi, direttore del Prosecco
Domenico Raimondo presidente del Consorzio della Mozzarella e Luca Giavi, direttore del Prosecco
di Luciano Pignataro
Giovedì 19 Gennaio 2017, 20:29 - Ultimo agg. 20:59
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Il commercio on line annulla tempo e spazio, tutto è più veloce. Ma, soprattutto, i rischi per le produzioni di qualità del food italiano aumentano di giorno in giorno. Il web è una opportunità, ma anche una trappola per chi lavora bene. Amazon, eBay e Alibaba sono ormai un terminale importante per prodotti di successo e non sempre è facile bloccare offerte di vendite taroccate, uso improprio dei nomi. Nasce anche da questa valutazione l'intesa tra due dei più importanti consorzi italiani, quelli del Prosecco e della Mozzarella di Bufala Campana presenta ieri al Ministero dell'Agricoltura. Si tratta di un intervento innovativo che pone l'Italia all'avanguardia: non c'è infatti solo uno scambio reciproco di favori nel controllo nelle rispettive regioni, sette in tutto pari al 35% della popolazione italiana, ma anche l'uso di una piattaforma per monitorare le grandi reti di vendita mondiali.

L'obiettivo è salvaguardare il consumatore finale, garantendo l'autenticità dei prodotti a Dop e consentendone la corretta identificazione. Prosecco e Mozzarella rappresentano due prodotti di successo del made in Italy, ne sono la bandiera, gli appassionati si divertono negli abbinamenti anche se i puristi sostengono che solo l'Asprinio d'Aversa è il vino adatto. Proprio un gioco lanciato dal Consorzio qualche anno fa, che sposa il latticino campano con tutti i vini regionali, vide vincitore un vino friulano.
Ma a parte questo aspetto gastronomico, l'obiettivo è quello di migliorare, attraverso l'accordo raggiunto, la diffusione e la capillarità dei controlli sul territorio nazionale.
Questi i dati sui quali si baserà l'attività: 7 regioni interessate equivalenti al 35% del territorio nazionale (Campania, Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) per un totale di circa 1.000 controlli che saranno effettuati nei canali della GDO, Ho.Re.Ca, negozi specializzati e gastronomie.

Luca Bianchi, Capo Dipartimento del Ministero, ha ricordato che «nel nuovo scenario competitivo, la possibilità dei consorzi di ampliare la loro capacità di penetrazione sui mercati nazionali e internazionali è sempre più legata alla capacità di fare rete. Ogni consorzio e ogni singolo produttore che c'è dietro si deve sentire parte di un sistema in grado di rappresentare il meglio del made in Italy. È questo il sistema che il Ministero delle politiche agricole intende rafforzare vincendo la sfida di valorizzare un patrimonio di denominazioni di gran lunga superiore a quello degli altri Paesi europei».
Sono poi intervenuti i rappresentanti dei due Consorzi di tutela. Il Presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP Domenico Raimondo e il direttore del Consorzio del Prosecco Luca Giavi hanno spiegato che i dati raccolti durante le azioni di controllo saranno caricati nella piattaforma informatica predisposta da Ismea, che agevolerà la registrazione delle verifiche svolte e consentirà di svolgere analisi statistiche oltre che una mappatura delle aree controllate. E Raffaele Borriello, Direttore Generale dell'istituto ha detto che «In questi anni abbiamo stretto una collaborazione molto solida con il mondo delle Indicazioni Geografiche fornendo il proprio contributo su diversi fronti: dal monitoraggio del settore alla formazione degli operatori e dei consorzi. Il progetto della piattaforma informatica fornirà un supporto efficace all'azione di vigilanza dei Consorzi di tutela. Partiamo con la collaborazione con due Consorzi di tutela di assoluto rilievo nel mondo delle indicazioni geografiche ma l'ambizione è quella di far diventare la piattaforma un riferimento per tanti Consorzi che riterranno utile lo strumento.

Stefano Vaccari, Capo Dipartimento Icqrf ha concluso gli interventi sintetizzando l'impatto di internet sull'attività di tutela dei prodotti italiani di qualità, illustrando le cooperazioni operative attivate con i principali players dell'e-commerce, da Ebay ad Alibaba, e con le altre Agenzie di controllo estere, sempre con il forte coinvolgimento dei Consorzi di Tutela. In poco più di due anni Icqrf ha attivato 1.562 procedure di tutela sul web e all'estero, di cui ben 1.427 sul web. Da rimarcare come la percentuale di successi nella rimozione delle inserzioni irregolari su Alibaba, Ebay e Amazon sia del 98%! Recentemente anche la Commissione europea ha manifestato la volontà di estendere l'esperienza italiana a livello europeo, vista l'efficacia delle azioni attivate.
 
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