Ferragosto, cinque errori da incubo
per le donne napoletana che cucinano

Ferragosto, cinque errori da incubo per le donne napoletana che cucinano
di Luciano Pignataro
Venerdì 12 Agosto 2016, 20:14 - Ultimo agg. 20:24
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FERRAGOSTO, PER 8 DONNE NAPOLETANE SU 10 SCATTA L’ANSIA DA PRANZO

Al mare o in collina non fa differenza, la donna napoletana non vuole mancare all’appuntamento con il pranzo di Ferragosto, anche se teme di commettere gaffes che possano guastare l’evento. Secondo gli esperti di bon ton, un pranzo informale può essere reso unico evitando gli eccessi e puntando su una perfetta ma semplice organizzazione.

Bambini che corrono da tutte le parti (42%), la suocera pronta a notare ogni dettaglio imperfetto (39%), il marito poco collaborativo (28%) e il timore di dimenticare qualche ingrediente fondamentale (21%): per 8 donne napoletane su 10 (83%) il pranzo di Ferragosto, con amici e parenti, si potrebbe trasformare in una fonte di ansia e stress. Ma non per questo è un momento a cui vogliono rinunciare: che siano al mare, in collina o ancora in città, le napoletane di oggi, sempre in equilibrio tra famiglia, impegni e passioni, anche d’estate non rinunciano a dare il meglio di sé e celebrare le ricorrenze con creatività e un’ottima organizzazione, soprattutto in cucina. Ben 7 napoletane su 10 (74%), nonostante gli inconvenienti che possono capitare, considerano infatti il giorno di Ferragosto come il momento perfetto per riunire famiglia e amici attorno alla tavola, sperimentandosi in cucina (78%) e studiando nel dettaglio sia il menù che l’allestimento della location (63%). L’importante è non eccedere mai, dicono gli esperti, ma giocare con una sorprendente semplicità. Sono questi i trucchi con cui soddisfare tutti gli ospiti, anche i più esigenti, e riuscire a godersi la giornata di festa.


È quanto emerge da uno studio condotto da Buitoni, effettuato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 500 napoletane di età compresa tra i 18 e i 65 anni, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, oltre che su un panel di 20 esperti tra specialisti del bon ton e food-blogger, per capire come passeranno il Ferragosto le donne napoletane.

Ma come vive la donna napoletana equilibrista il periodo delle vacanze? Per il 79% è un momento per stare in famiglia. Spesso prese dal lavoro, dagli impegni extra familiari e dalla routine quotidiana, i giorni di ferie sono infatti un momento prezioso da dedicare a figli e partner, in un’atmosfera più rilassata, valorizzando ciascuno di loro. Complice il maggior tempo a disposizione, la vacanza è anche un momento per dar spazio alle proprie passioni (54%), mentre c’è chi preferisce gustarlo in completo relax (41%), senza pensare a nulla se non a ricaricare le energie. E per le più stakanoviste, Agosto può essere il mese perfetto per recuperare tutto ciò che si è lasciato indietro o pianificare quello che si dovrà ricominciare da settembre in poi (27%).

Unica fonte di possibile preoccupazione, pare sia il pranzo con tutti i parenti e amici (83%) che però non spegne l’entusiasmo delle donne napoletane di mettersi ai fornelli e dimostrare la propria creatività. Quali le problematiche maggiori? In primis il timore di sbagliare qualche ingrediente (21%) o non avere tutto sotto controllo: disagi che possono generare malumori tra gli invitati tra cui la suocera (39%). A render ancora più difficile la situazione si aggiungono anche il marito poco collaborativo (28%) e i bambini poco gestibili (42%).

Nonostante questo, il 78% pensa infatti che le vacanze estive siano un ottimo momento per dedicarsi alla cucina, sperimentando nuove ricette da riproporre eventualmente anche nei periodi più impegnati. Sicuramente tante colgono l’occasione per incontrare gli amici che è difficile incrociare durante l’anno (63%) e il 49% ritiene che sia il periodo ideale per dedicarsi alla cura di sé. Una buona percentuale (38%), invece, trova ancora le energie per viaggiare o conoscere meglio le bellezze della propria città.

Come viene vissuto l’importante appuntamento di Ferragosto dalle napoletane Equilibriste? 8 su 10 ritengono che sia l’occasione per eccellenza per unire amici e famiglia attorno alla tavola (79%). Per il 63% è il momento giusto per una gita fuori porta, mentre il 31% lo considera un giorno di relax totale da trascorrere solo con i familiari più stretti. Solo il 9% pensa al risparmio o all’organizzazione, preferendo utilizzarlo per mettersi in viaggio a causa del minor prezzo dei biglietti e del traffico ridotto.

Per il 65% degli esperti, infatti, il menù di Ferragosto deve consistere in piatti estivi e sfiziosi, semplici da preparare ma di grande effetto scenico. Il 57% consiglia di non rinunciare ai piatti della tradizione familiare, magari rivisitati con un tocco di creatività.


Qual è il segreto principale per superare l’ansia da pranzo? Parola chiave per il 56% degli esperti: l’organizzazione. Spesa e inviti devono essere già programmati dalla settimana precedente, in modo da non commettere errori e poter fare una bella figura, senza dover strafare rinunciando al relax. Il 48% ritiene invece fondamentale la creatività, sia nel menù sia nella location. Il 36% punta sull’accoglienza: far sentire gli ospiti come a casa propria è sempre un ingrediente fondamentale. Infine, il 29% conta su un sano divertimento, spendendo le proprie energie per dar vita ad un momento che non risulti noioso agli invitati di tutte le età.


I 5 CONSIGLI DEGLI ESPERTI PER ORGANIZZARE IL PRANZO DI FERRAGOSTO PERFETTO


1) OTTIMA REGIA: Per non rovinarsi la vacanza passando tutta la settimana dietro i fornelli ed evitare di preparare porzioni troppo abbondanti rispetto al numero degli invitati, ciò che conta è l’organizzazione. La brava padrona di casa deve essere una buona regista, preparando per tempo lista della spesa e degli invitati e (se si è davvero in confidenza), invitando ciascuno a portare qualcosa anche per accrescere il sentimento di condivisione.




2) CREATIVITÀ ED EFFETTO SORPRESA: Anche il pranzo più informale e organizzato all’ultimo momento richiede per una buona riuscita un tocco di attenzione, e il segreto

è soprattutto proporre qualcosa che l’ospite non trova a casa propria, sorprendendolo con un piccolo cadeaux o con un dettaglio presente sulla tavola, magari suggerendo un dress code ispirato all’estate, semplice e non troppo vincolante, ma capace di rendere la festa ancora più speciale.




3) EVITIAMO GLI ECCESSI: l’ospitalità che offriamo ai nostri ospiti non deve travalicare i limiti di una rilassata piacevolezza. Abbigliamento casual, dunque, ma fresco e curato, numero di persone “giusto”, perché ciascuno abbia un comodo posto a sedere e un minimo di spazio vitale. Niente musica spinta, bambini seduti in un tavolo a parte, con un menù tutto per loro e magari un film da guardare.




4) MISE EN PLACE SEMPLICE, MA CURATA: possiamo anche usare posate di plastica , purché belle e tutte uguali. Allo stesso modo tovaglioli usa e getta, basta che siano raffinati e grandi. Per nessuna ragione serviremo il vino in bicchieri di plastica: il vetro è obbligatorio! Segnaposti e centrotavola a tema possono essere ottime decorazioni, ma sono vietati se rischiano di togliere spazio in tavola ai piatti e alle vivande. Grande attenzione al confort “climatico”. Se il caldo è soffocante, meglio una stanza con aria condizionata che una terrazza torrida.


5) UN MENÙ CHE PROFUMA D’ESTATE: Anche il menù deve ricordarci che stiamo celebrando festa di mezza estate. Spazio dunque ai profumi delle erbe, alla frutta e verdura di stagione e magari scegliamo un ingrediente, come il pesto, che può fare da fil rouge tra le portate, arricchendo risotti o spiedini di pesce. Da evitare l’effetto “self service aziendale” e le troppo ovvie insalate di riso o di pasta.










 
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