Gragnano, nuovo pastificio con il sostegno della Chiesa

Gragnano, nuovo pastificio con il sostegno della Chiesa
di Francesco Aiello
Martedì 29 Settembre 2015, 13:31 - Ultimo agg. 13:32
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Il sogno nasce nel 2013 durante l'omelia domenicale di don Alessandro Colasanto, vice parroco di San Leone a Gragnano: ogni famiglia avrebbe dovuto prestare un euro per finanziare il progetto imprenditoriale di un gruppo di giovani disoccupati. Oggi quel sogno è realtà e si chiama «il Mulino di Gragnano», il pastificio artigianale firmato da Francesca Scarfato, Raffaele Faella, Agostino Alfano, Alfredo Cesarano, Christian Battaglia e Luigi Petrosino, tutti tra i 21 e i 28 anni.



Ad unirli è la voglia di mettersi in gioco scommettendo sulla tradizione di questo territorio per dare a sé stessi una opportunità di realizzazione personale e professionale. Non a caso la maggior parte dei protagonisti di questa avventura appartengono alle famiglie storiche dei pastai gragnanesi, la cui esperienza assicura successo e un solido mercato nazionale ed estero al prodotto che dal 2013 vanta il riconoscimento dell'Igp. I sei, pur così diversi per attitudini personali e formazione scolastica, grazie al Progetto Policoro (il percorso Cei di istruzione dei giovani nella creazione di cooperative, finanziato con 1 milione di euro l'anno dall'8xmille) si incontrano, si confrontano sulla possibilità di trasformare l'idea in un progetto concreto e realizzabile.



E il sogno del pastificio prende forma grazie al sostegno dell'arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia e dalle famiglie. Per mettere in piedi lo stabilimento e avviare la produzione servono 330.000 euro. Una parte si mette insieme ricorrendo ai risparmi delle famiglie dei protagonisti di questa avventura. Per il resto, si spera nelle banche che, quasi superfluo scriverlo, puntualmente fanno mancare il loro sostegno. Rinunciare? Macché. E qui entra in campo la comunità parrocchiale con l'iniziativa «Gesti di fiducia solidale». Garanti sono don Luigi Milano, il parroco di San Leone II, e don Alessandro Colasanto, responsabile del Progetto Policoro diocesano e vicario parrocchiale di San Leone II. Le famiglie della parrocchia prestano la cifra che desiderano, anche un solo euro, e con don Luigi e don Alessandro concordano il tempo della restituzione a partire da gennaio 2016. E se il pastificio dovesse andar male? Le famiglie non perderebbero i propri soldi perché i due sacerdoti si sono impegnati a restituire comunque il prestito (1.000 euro al mese a partire da gennaio 2016) attingendo dal loro stipendio.



La notizia dalla parrocchia che sostiene il progetto imprenditoriale di sei ragazzi fa il giro della diocesi e il vescovo in persona , monsignor Francesco Alfano, si mobilita fino ai coinvolgere i missionari italiani in Svizzera. «Ogni difficoltà è una risorsa», ricorda don Alessandro Colasanto.
Nel giro di pochi mesi i soldi ci sono tutti e partono i lavori di ristrutturazione e allestimento dello stabilimento per la produzione in località Sigliano, lungo la strada che da Gragnano conduce ad Agerola. Anche in questo caso ciascuno è chiamato a dare il proprio contributo secondo attitudini e competenze. Chi tinteggia pareti, chi lavora agli impianti, chi monta macchinari, chi pulisce. Intanto i ragazzi approfondiscono gli studi nel settore della pastificazione con tirocini formativi ed esperienze lavorative in pastifici rinomati del territorio di Gragnano. «Ci sentiamo benedetti e vorremmo a nostra volta dare un contributo creando posti di lavoro per altri coetanei. Per questo abbiamo promosso un bando nazionale per 20 agenti di commercio nell'agro alimentare, tra 18 e 32 anni, per la distribuzione dei nostri prodotti», conclude Raffaele Faella, laureato in Economia e amministratore del Mulino di Gragnano. Intanto venerdì ci sarà l'inaugurazione del nuovo pastificio con un Open day che naturalmente sarà dedicato alla pasta.
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