Tre cantieri edili abusivi sequestrati e ben sei persone denunciate. L'edilizia abusiva è un fenomeno che sulle isole, seppure fortemente ridotto nelle sue dimensioni e occasioni, non dà alcun segnale di cessazione. E sempre massima è l'attenzione ad Ischia e Procida, sulle aree vincolate sotto il profilo paesaggistico e che in ogni caso interessano la quasi totalità del territorio.
Isole dove la tutela del patrimonio ambientale e culturale si intreccia con la necessità di preservare il diritto abitativo, ma ovviamente in un contesto di legalità e di rispetto dell'urbanistica. Ed è così che anche in questi giorni, i controlli sono scattati nei comuni di Forio e Procida. A Ischia i carabinieri, coordinati dal capitano Tiziano Laganà, e con il supporto del personale dell'ufficio tecnico comunale, hanno proceduto a denunciare due anziani coniugi, ufficialmente intestatari e quindi proprietari di un immobile a più piani, sito alla via Bocca, in una zona collinare e anche panoramica che è sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico.
I carabinieri hanno bloccato la realizzazione di opere di muratura senza autorizzazione.
Sempre a Forio, ma questa volta in via Casa Migliaccio nella frazione di Panza, il proprietario di uno stabile è stato denunciato per lavori non autorizzati. Quando i militari sono arrivati, il cantiere era in piena attività: era in corso la ristrutturazione di un fabbricato di tre piani con la realizzazione di una struttura in cordoli di fondazione e pilastri in cemento armato. Rilevate anche variazioni della pianta tali da non rispettare i requisiti di tolleranza costruttiva. L'opera è stata bloccata e sequestrata per un totale di 150 metri quadri su tre livelli.
A Procida, invece, sono state tre le persone denunciate per abusi edilizi. Il sequestro del cantiere illegale è scattato in via Giovanni da Procida, e nei guai sono finiti il proprietario di un'abitazione, il titolare dell'impresa edile e il direttore stesso dei lavori. Grazie alla collaborazione dell'ufficio tecnico del comune di Procida, i carabinieri hanno riscontrato la diversa conformazione e configurazione delle strutture portanti verticali. E ancora variazioni dimensionali in pianta, tali da non rispettare i requisiti di tolleranza costruttiva e variazioni dei locali interni ed esterni non conformi alla scia abilitativa. Anche in questo caso sono scattati i sigilli al manufatto di 95 metri quadri.