Formazione per i giovani nell'ex discoteca del boss

Pubblicato il bando per la gestione del bene requisito al boss D'Alessandro

L'ex discoteca di Castellammare
L'ex discoteca di Castellammare
di Fiorangela d'Amora
Sabato 29 Aprile 2023, 08:39
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Un centro polifunzionale giovanile sportivo ed educativo. L'ex discoteca del clan D'Alessandro, diventerà un centro dedicato ai giovani, alla loro formazione e tempo libero. Arriva da Palazzo Farnese la pubblicazione del bando che avvia la procedura di riutilizzo del bene confiscato, con la modalità di co-programmazione. Il bene acquisito a patrimonio comunale durante l'ex amministrazione Cimmino, sarà gestito con l'ausilio di cooperative o privati seguendo il progetto già approvato.

Nell'atto firmato dal dirigente del settore servizi sociali Gennaro Izzo, si leggono attività che dovranno sorgere nel locale che si trova tra via Piombiera e via Schito: «Impianto sportivo polifunzionale con annesse strutture di supporto per attività ludiche e di progettazione sociale sportiva, area di orto-cultura a ridosso del Sarno, uno dei fiumi tra i più inquinati d'Italia, avviando anche azioni di cultura ambientale, di contrasto all'eco-mafie e azioni di autosostentamento come la bottega della legalità con la vendita dei prodotti a Km zero - e infine, si legge nell'avviso pubblico - Attività laboratoriale ludiche ma anche di formazione per la creazione di imprese sociali, come l'attività di ristorazione».

Il locale un tempo conosciuto come Plan-B è stato negli ultimi 10 anni una maxi discoteca gestita per conto del clan D'Alessandro, dove l'organizzazione criminale riciclava i soldi dello spaccio, estorsioni e armi.

Il lusso era di casa oltre a serate di musica latina, il locale era stato meta di neomelodici e ospiti vip come Fabrizio Corona ed Elettra Lamborghini. Feste in grande stile che avevano acceso i riflettori della DDA sulla discoteca intestata a prestanome ma gestita da uno dei colonnelli del clan D'Alessandro: Nino Manuel Spagnuolo. L'ex rampollo che ancora giovanissimo festeggiava con una torta in stile Gomorra - due pistole e la scritta "ce magnamm e Colombian" - dopo essere scampato ad un attentato nei suoi confronti, è in carcere dal 2019.

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Poco dopo la confisca del bene e durante la consegna delle chiavi all'amministrazione vi furono interlocuzioni tra il presidente del Tribunale di Torre Annunziata Ernesto Aghina e l'allora sindaco Gaetano Cimmono, perché l'ex discoteca diventasse un presidio di legalità, accogliendo uffici distaccati del tribunale. Una possibilità tramontata presto che ha lasciato poi spazio al progetto da due milioni di euro, per la trasformazione del bene. I soggetti interessati alla co-programmazione devono presentare domanda entro il 13 maggio prossimo.
Il tema dei beni confiscati è un tasto delicato per la città. Fu tra i motivi dello scioglimento per camorra nella relazione della commissione d'indagine che lavorò per sei mesi tra uffici e fascicoli del comune. Oltre al Plan-B sono diversi i beni che tutt'oggi non sono ancora utilizzati. Appartamenti, locali e terreni, oltre ad altre strutture di cui invece la camorra si era appropriata per incontri e riunioni. E' il caso dell'ex scuola Salvati che si trova proprio nel cuore di Scanzano e dove gli agenti trovarono scritte contro lo stato e dove fu accertato si tenessero incontri tra capi e gregari del clan D'Alessandro.

Si tratta invece di un bene che tornerà al servizio della comunità l'Info Point in villa comunale inaugurato ieri pomeriggio. La Pro Loco guidata da Gino Coppola ha restaurato il bene assegnato dal comune all'associazione di promozione turistica e ora gestirà il primo front office in villa comunale. «L'antico manufatto degli inizi del XX secolo è tornato all'antico splendore - ha detto Coppola - e ora sarà un moderno ufficio capace di supportare un turismo internazionale e di prossimità, attraverso le numerose attrazioni del territorio. Attraverso le sinergie create e le convenzioni con diversi partner siamo in grado di rendere sempre più appetibile l'offerta turistica cittadina».
 

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