Terremoto a Napoli, il sindaco di Pozzuoli: «Situazione molto grave, la gente è terrorizzata»

Il primo cittadino Manzoni: «La Protezione civile è mobilitata, pronti a sistemazioni di emergenza»

Il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni
Il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 20 Maggio 2024, 23:30 - Ultimo agg. 21 Maggio, 01:22
4 Minuti di Lettura

Anzitutto chiede di «mantenere la calma» ai suoi concittadini attraverso i canali social. Mentre lui, il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, corre subito in Municipio per riunire il centro operativo comunale (Coc) ed organizzare le squadre dei tecnici per i rilievi di eventuali danni agli edifici. Un modo per tenere il polso fermo in una situazione critica.

In mezzo la telefonata del ministro Musumeci, «che si è messo a disposizione per ogni cosa». Ma soprattutto, ieri sera, dopo due scosse una più forte dell’altra, il primo cittadino cerca di rassicurare la sua popolazione. Che per la maggior parte ha preferito trascorrere la notte dormendo in macchina o, chi poteva, ha preferito usare la seconda casa o farsi ospitare da qualche parente.

Lontano dai Campi flegrei che non smettono di mettere paura. Poi mentre parla con il cronista, il sindaco ha quasi un sussulto: «Un’altra scossa, più forte delle altre... la devo lasciare».

 

Ed è la terza di una giornata lunghissima in cui i Campi Flegrei sono stati funestati da uno sciame sismico da mettere ansia e paura. Sino alle tre scosse della sera, compresa quella intermedia, di 4.4 di magnitudo. La più forte degli ultimi quarant’anni.

Sindaco come è la situazione?

«Molto grave, la popolazione è preoccupata. Molto. Noi invece siamo tutti qui in Municipio per il da farsi. Anzitutto si stanno raccogliendo le segnalazioni dei danni mentre tutti gli agenti della Municipale sono fuori per cercare di rassicurare al meglio possibile i miei concittadini. Sono tutti in strada, fuori dalle case: hanno paura. Troppa».

Sarà una notte lunghissima.

«Credo di sì ma stiamo facendo tutto il possibile per assicurare tutto il supporto necessario. Mentre le parlo stanno arrivando le squadre della Protezione civile e dei vigili del Fuoco: cerchiamo di gestire la situazione al meglio possibile ma non è facile, mi creda».

Video

Cosa dicono le prime verifiche agli edifici?

«Siamo appena agli inizi ma per sicurezza domani (oggi, ndr) le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse in attesa che i tecnici ci diano l’ok».

Chi l’ha chiamata?

«Il ministro Mususmeci è stato uno dei primi: ha fatto presente come tutta la sua struttura è a disposizione per quest’emergenza. E ci siamo dati appuntamento per la settimana prossima a Roma per definire una serie di aspetti».

Quali?

«Anzitutto per implementare le attività di mitigazione del rischio per questo territorio. Arrivati a questo punto, e lo dico senza polemiche, non è pensabile rinviare oltre».

Nel frattempo i cittadini sono in strada. Qualcuno piange ma, soprattutto, molti non ne voglio sapere di tornare nelle proprie case ed hanno preparato le valigie. Saranno allestite sistemazioni di emergenza per la notte?

«Con la Protezione civile stiamo capendo se sarà necessario preparare almeno qualche punto di raccolta: per dare conforto a chi non vuole passare la notte in casa. Nel frattempo mi sono attivato anch’io e tutti i miei uffici per capire se bisogna trovare una sistemazione per qualcuno. Non escludiamo una tendopoli ma stiamo verificando in questi minuti. Preso per dirlo. Ma li capisco: la paura, qui è moltissima. Specie se queste scosse di stasera arrivano dopo mesi e mesi in cui si susseguono senza sosta».

Molti anche arrabbiati più che impauriti...

«(Un attimo di pausa, sono le 21.43 precise) Ecco, ecco... un’altra scossa. È fortissima, stavolta. È la terza da stasera. La devo lasciare ora...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA