Bacoli. Rapinano un noto imprenditore e picchiano il figlio, notte di terrore per una famiglia

Bacoli
Bacoli
Lunedì 6 Luglio 2015, 16:06 - Ultimo agg. 16:12
2 Minuti di Lettura
BACOLI - Colpisce di nuovo la banda che si aggira da tempo in area flegrea, in provincia di Napoli: l’altra notte un gruppo di cinque persone, straniere e forse di etnia rumena, siè introdotto in un appartamento al secondo piano. A volto scoperto e con armi rudimentali sarebbero entrati da una finestra tra le 3 e le 4 del mattino. Vittima un noto imprenditore di Cappella, che dormiva con la moglie. I ladri hanno potuto agire senza alcuna difficoltà prendendo contanti e gioielli senza che si svegliassero. Ma l’uomo si è reso conto di quanto stava succedendo sentendo la grida del figlio, bloccato e picchiato dalla banda in giardino mentre rientrava con un cugino dopo aver trascorso il sabato sera all’aperto. Era a bordo della sua Range Rover, non ha avuto neanche il tempo di sostare o di fare retromarcia e avvisare le forze dell'ordine. Circondato dai cinque, è stato malmenato in modo violento e abbandonato. Poi hanno preso l’auto e si sono dileguati nel buio della notte. L’imprenditore sentendo le grida si è subito precipitato all’esterno dell’abitazione e ha trovato il figlio a terra con il viso ricoperto di sangue. Il giovane infatti è stato colpito e ferito alla testa riportando, come hanno accertato dopo i sanitari, un trauma cranico, escoriazioni e ferite di tipo lacero contuso. Immediatamente il capofamiglia ha telefonato ai carabinieri e al 118.



Dopo pochi minuti sono giunti sul posto una pattuglia e un’ambulanza per prestare i primi soccorsi. I militari intanto hanno ascoltato le testimonianze per ricostruire la dinamica della rapina. Un ausilio potrebbe giungere anche da alcuni impianti di videosorveglianza collocati in zona, che avrebbero ripreso gli spostamenti del gruppo. Elemento certo, i cinque erano a bordo di un’automobile di colore bianco di grossa cilindrata. E si parte da questo dato per le indagini, già in corso sul territorio per precedenti episodi tra Bacoli e Monte di Procida. La dinamica non cambia: la banda agisce di notte, forza finestre o porte d’ingresso e si introduce all’interno degli appartamenti. Terrorizzati, molti residenti chiedono l’intervento della Prefettura al fine di potenziare i controlli.