Barra, undici Gigli per la festa del popolo: continua la tradizione a Napoli Est

Barra, undici Gigli per la festa del popolo: continua la tradizione a Napoli Est
di Alessandro Bottone
Giovedì 21 Settembre 2017, 09:25
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Barra si prepara alla festa dei Gigli. Come da tradizione, durante l’ultima domenica del mese di settembre le strutture lignee verranno portate a spalla e fatte “danzare” lungo le strade del quartiere nella zona est della città.

Undici i Gigli che quest’anno sfileranno lungo corso Bruno Buozzi e corso Sirena: cinque di Barra, due da Brusciano, due da Casavatore, uno da Nola e uno da Crispano. Costruiti completamente in pioppo e abete, alti venticinque metri, e rivestiti con materiale leggero, i Gigli resteranno fermi nel rione di appartenenza e il giorno della “ballata” – domenica 24 a partire dalle ore 10 - saranno spostati a suon di musica. Oltre centoventi portatori - “facchini” - per ogni Giglio adottato da una paranza che riesce a raccogliere migliaia di sostenitori. Una sana competizione sul gruppo che riuscirà a far scorrere la macchina senza movimenti azzardati. Il percorso è di quasi due chilometri:  mezzi passi, girate e manovre “speciali” nei punti più critici, ovvero dove la strada si stringe tra i palazzi.
 

195esima edizione, le prime testimonianze risalgono al 1822. I festeggiamenti restano pagani ma sono dedicati alla figura di Sant’Antonio da Padova. Negli anni ci sono stati tanti cambiamenti e il più evidente è nella musica che oggi segue stili diversi da quando a scrivere i testi c’erano poeti e parolieri con tutt’altri registri.

Nel 2012 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di Napoli, VI Municipalità ed ente organizzatore per contrastare il rischio d’infiltrazione camorristica. Fu un primo tentativo di istituzionalizzare l’evento che ogni anno deve ottenere tutte le autorizzazioni per poter essere svolto. Poi il dialogo tra le parti si è interrotto. «Noi ogni anno chiediamo il patrocinio al Sindaco perché riteniamo che sia l’unica festa rimasta in città» dice Antonio Russo, presidente dell’associazione Insieme, che sottolinea di non aver ricevuto risposta e che nessun tavolo è stato convocato finora.
 
 

La onlus di Russo fa da capofila alle associazioni che partecipano a ogni edizione. L’organizzazione è tutta dal basso con il relativo obbligo di produrre tutta la documentazioni necessaria. Durante il weekend, data la consistente affluenza, tutto il quartiere sarà presidiato dagli uomini delle forze dell’ordine con quindici varchi attivi. Ma non tutti sono d’accordo sul livello di sicurezza specie per i motorini che scorrazzano tra la folla e per le bancarelle: «Una invasione che va controllata» sostiene Romano Marino, storico del quartiere, che specifica: «Servirebbe una sorveglianza più attenta nei punti nevralgici». È valida da oggi alle 16 fino a domenica notte l’ordinanza sindacale che vieta la vendita di bibite in bottiglie di vetro e lattine: una misura utile a evitare situazioni di pericolo ma anche di degrado.

Sono in tanti a chiedere alle istituzioni locali di occuparsi della ricorrenza. Il percorso sembra ancora lungo ma c’è sempre la speranza affinché quest’evento possa essere valorizzato come merita.
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