Modello Pompei, un tesoretto al checkpoint

Modello Pompei, un tesoretto al checkpoint
di Rosa Palomba
Martedì 17 Ottobre 2017, 11:00
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Pompei. Il tragitto è incantevole. Ancor di più quando strade e autostrada sono libere da cantieri e ingorghi. La vetta del Santuario si “impone” a distanza. Con gli Scavi è uno dei luoghi più suggestivi, visitati e redditizi al mondo. Percorrendo l’A3 le uscite per raggiungere il centro sono due; a ridosso del museo archeologico e in periferia. Qui, c’è l’unico checkpoint per il “Pedaggio Urbano”. Quei noleggiatori di bus turistici che non hanno pagato on line la tassa d’ingresso, incontrano il primo ostacolo.

La fila è lunga e il tempo per l’escursione ha un limite. Tra visita agli Scavi e alla Basilica, non più di tre ore. Superare il varco può essere esasperante, specialmente il martedì e il venerdì, quando nel porto di Napoli attraccano le navi da crociera. Per oltre l’80 per cento dei passeggeri la visita a Pompei e al Vesuvio è un sogno che si avvera, un’occasione imperdibile.

È così che a sud del capoluogo arrivano anche seimila persone in un sol colpo. Che siano giapponesi di gennaio oppure americani ed europei in vacanza tra marzo e novembre, l’escursione è irrinunciabile, costi quel che costi: i bus turistici che partono alla volta della città antica sono anche 250 in un giorno. Accade anche in circostanze eccezionali come a ottobre e a maggio, quando al Santuario c’è la Supplica e la Sovrintendenza predispone ingressi gratis agli Scavi: quindici giorni fa nella città sepolta dalla cenere nel 79 dopo Cristo, sono arrivate circa 80mila persone in poco più di una mattinata.

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