Napoli, il degrado dei monumenti: sfregiata la torre campanara della Pietrasanta

Napoli - Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta
Napoli - Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta
di Eduardo Improta
Sabato 29 Luglio 2017, 16:34 - Ultimo agg. 21:39
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Non c’è tregua per i monumenti del centro storico, tra quelli che cadono a pezzi e quelli abbandonati e deturpati. Nei giorni scorsi il grido d’allarme è stato lanciato dal presidente del Comitato civico di Portosalvo, che da anni si occupa della salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico della città. L’ira di Pariante si è concentrata, questa volta, sulla torre campanara della chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, nella strada del decumano superiore, sull’installazione di due ribalte studiate per essere collocate alla parete sulla torre campanara, più antica d’Italia, ed illuminare l'ingresso della chiesa, che ha ospitato la mostra voluta da Vittorio Sgarbi «I tesori nascosti: Tino Camaino, Caravaggio, Gemito».
 
 

«Una cosa veramente incredibile - dice Pariante - nessuna autorizzazione, anche temporanea, può consentire un abuso del genere ai danni di un monumento di questa importanza. Ovviamente se un intervento così invasivo è stato fatto ci saranno stati tutti i permessi in regola, compreso il benestare della Soprintendenza. Ma è proprio questo che lascia perplessi». Anche il consigliere della seconda municipalità, Pino De Stasio, ha inviato nei giorni scorsi un esposto alla Soprintendenza e al ministro Dario Franceschini.

Finalmente la decisione alla rimozione dell’impianto che “sfregiava” il campanile della antica costruzione romanica risalente all' XI secolo.
 

Da tempo anche il “ludus lastrunculor”, la scacchiera dell’antico gioco in voga presso i legionari romani, e vandalizzata da maniaci delle bombolette spray,

Nonostante la siccità sulla sommità della torre campanara, nota anche con il nome “Ad Arcum”, si possono notare un gran numero di sterpaglie e erbacce che crescono rigogliose con il rischio concreto, se non vengono estirpate, di assistere come nel caso di altri monumenti storici della città a un crollo di pietre che potrebbe tramutarsi in tragedia. 
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