Ponte di Chiaia, la società rilancia
«Entro Natale via al cantiere»

Ponte di Chiaia, la società rilancia «Entro Natale via al cantiere»
di Paolo Barbuto
Domenica 21 Agosto 2016, 15:14
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L’amministratore della «Uno Outdoor» ha seguito, in silenzio, le polemiche, le interviste, i pareri che hanno circondato il progetto Monumentando. Giuliano Annigliato è al vertice dell’azienda che ha vinto il bando, unica partecipante, per il restauro dei ventisette monumenti del Comune di Napoli: per lui questa avventura è una scommessa. Da un lato il costo elevato degli interventi di restauro, dall’altro la possibilità di fare profitto esponendo messaggi pubblicitari sulle impalcature che circondano i monumenti durante i lavori: «È ovvio che in questa vicenda io cerco di guadagnare - ha detto in tempi non sospetti - sono un imprenditore. Però in questo caso il mio impegno è anche concentrato sulla possibilità di rendere più bella la città e questo mi rende orgoglioso».

Sul progetto, però, c’è la grande ombra della vicenda Chiaia: il ponte è avvolto dalle impalcature da più di un anno e la conclusione dei lavori è ufficialmente piazzata al 15 maggio del 2017. «E invece quelle impalcature spariranno molto prima - ha spiegato ieri con entusiasmo Annigliato - io prevedo che per metà dicembre i ponteggi saranno già smontati, però la data ufficiale di inaugurazione del restauro l’ho fissata al 10 di gennaio». Ovviamente al momento dello smontaggio delle impalcature verrà rimossa anche la pubblicità: «E noi rinunceremo a cinque mesi di affissioni, e di introiti. Questo lo dico per rispondere ai tanti che sostengono che ci prendiamo più tempo del previsto per aumentare i guadagni: non è così, la nostra azienda rispetta le regole dalla prima all’ultima».

Annigliato chiede meno acrimonia nei confronti dell’iniziativa della quale è protagonista: «Mi fa piacere che ci sia l’attenzione dell’Anticorruzione perché una volta per tutte si dimostrerà che in questa iniziativa non c’è nulla da nascondere. Mi è dispiaciuto, invece, leggere un intervento di Mirella Barracco che chiede al ministro Franceschini di seguire con particolare cura gli interventi che faremo al Maschio Angioino: voglio rassicurarla spiegandole che tutti gli interventi dei quali ci facciamo carico sono eseguiti a regola d’arte, con il consenso del Comune e la supervisione della Soprintendenza. Mi auguro che per la dottoressa Barracco sia sufficiente il controllo del Soprintendente invece di quello del Ministro».

Per completare il percorso del restauro del ponte di Chiaia mancano solo alcuni dettagli e una parte dei materiali. I restauratori sono in attesa di un particolare travertino che è stato rintracciato in una cava di Pisa e verrà utilizzato in sostituzione di quello degradato o crollato nel corso degli anni. Se ogni porzione del percorso di restauro dovesse andare a compimento rispettando al dettaglio il programma dei lavori, il cantiere potrebbe essere chiuso addirittura in anticipo, ben prima di Natale: «Ma sarebbe scorretto fare una promessa che non siamo sicuri di mantenere - sorride Annigliato - preferisco parlare solo del 10 gennaio».
Le prossime attività della «Uno Outdoor» nel progetto Monumentando, saranno concentrate sulle Torri Aragonesi, per le quali manca il placet definitivo della Soprintendenza, e sull’apertura del cantiere di piazza Di Vittorio dove inizieranno gli interventi agli otto obelischi. I lavori più imponenti, però, si apriranno nel corso del 2017 quando dovrebbe partire l’imponente progetto di restauro dell’Arco di Trionfo del Maschio Angioino per il quale sono previsti sedici mesi di lavori.
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