Napoli, via il parcheggio da via Argine
la denuncia del consigliere Valente

Napoli, via il parcheggio da via Argine la denuncia del consigliere Valente
Lunedì 10 Ottobre 2016, 19:42 - Ultimo agg. 20:21
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«Come gruppo Pd al Consiglio comunale, abbiamo depositato un'interrogazione urgente diretta all'assessore alla Mobilità e alle Infrastrutture e all'assessore alla Sicurezza Urbana per conoscere i motivi che hanno spinto la giunta comunale a trasformare il parcheggio Anm di via Argine in deposito giudiziario». Lo annuncia la deputata e capogruppo Pd al Consiglio comunale di Napoli Valeria Valente.

«Con il vasto e spesso inutilizzato patrimonio immobiliare a disposizione, - continua Valente - che non è nemmeno capace di dismettere, proprio il parcheggio Anm di via Argine la giunta de Magistris doveva andare a requisire per farne un deposito giudiziario? Si tratta di una decisione completamente sbagliata da ogni punto di vista: si priva, in questo modo, Ponticelli, uno dei quartieri più estesi e popolati di Napoli, dell'unico parcheggio pubblico che ha, inoltre, prezzi accessibili per tutte le famiglie. Non a caso la struttura è ampiamente utilizzata e spesso non riesce a soddisfare il fabbisogno del quartiere».

Per Valente «è una scelta inopportuna anche sotto il profilo della sicurezza, soprattutto perché la struttura è attigua a una scuola frequentata da tanti bambini e un deposito di veicoli sequestrati necessita sempre di una maggiore vigilanza da parte delle forze dell'ordine. Chiediamo, per questo, alla Giunta di ascoltare le proteste dei cittadini che si sono levate forti in questi giorni e di accogliere la richiesta che è venuta unanime da tutto il consiglio della VI Municipalità, mai ascoltata dal Comune su questa decisione, di restituire questa infrastruttura al quartiere di Ponticelli».

«Le periferie e i quartieri popolari di Napoli non hanno bisogno di depositi giudiziari, ma di ascolto e di risposte concrete da parte dell'amministrazione de Magistris ai tanti problemi legati al disagio e alla vivibilità quotidiana. Le richieste dei cittadini, soprattutto dei cittadini più deboli, vanno sempre ascoltate», conclude Valente.
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