Napoli, i giorni del presepe
Al via le prime esposizioni

Napoli, i giorni del presepe Al via le prime esposizioni
di Benedetta Palmieri
Lunedì 28 Novembre 2016, 09:06
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Tradizione vuole che il presepe si faccia l'otto dicembre, giorno dell'Immacolata e delle scatole tirate giù dai soppalchi, del sughero impolverato e dei pastori da controllare, e nel caso incollare o sostituire. Ma la verità è che l'aria e le iniziative natalizie precedono il 25, e anche l'8, dicembre di un bel po'; così, in tema di presepi, è già possibile se non altro ammirarne qualcuno in giro.


Per una mostra appena inaugurata, infatti, che è quella visitabile sino al 10 gennaio al Renaissance Naples Hotel Mediterraneo (via Ponte di Tappia), e che vede esporre Marco Ferrigno con Nativity Tree, ce n'è una che apre i battenti domani. Si tratta di Nativity in the world, progetto ideato da Umberto Grillo e ospitato presso il complesso monumentale di Santa Maria La Nova (nell'omonima piazza, al 44; 081/5521597), che inaugura appunto domani alle 17.30 (e sarà poi visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15, il sabato e la domenica sino alle 14), quando si potranno anche bere del vin brulé, confidando in temperature meno estive, e assaggiare dolci del Maghreb. Che non sono un caso, perché infatti i presepi che sono poi i protagonisti saranno, come suggerisce il titolo dell'esposizione, non solo nostrani ma frutto dell'arte artigianale di più parti del mondo.


Domani è però un giorno significativo per il presepe, quello tutto partenopeo, per un'altra iniziativa. Alle 17 nella basilica di San Paolo Maggiore, infatti, il magistrato Ugo Ricciardi e il cardinale Crescenzio Sepe annunceranno la nascita del Museo permanente del presepe napoletano - Fondazione Sant'Alfonso Maria de' Liguori, che vedrà per prima cosa l'esposizione di quello realizzato dal maestro Antonio Cantone in piazza san Pietro nel 2013 (che comprende sedici figure alte sino a due metri).


E di permanente, da visitare in città, c'è anche dell'altro.
Per chi non l'avesse ancora mai fatto, o per i turisti amanti del genere, ci sono due posti dove vale davvero la pena andare. Uno è il museo di San Martino, la cui attrazione principale in questo ambito è il presepe Cuciniello nome che gli deriva dal collezionista che donò la propria raccolta di circa ottocento pezzi, oggi in un allestimento che prevede un impianto di illuminazione che fa alternare le varie fasi del giorno. Accanto a questo, anche i pezzi lasciati da Edoardo Ricciardi, e i ben 956 lasciati dall'avvocato Pasquale Perrone. Il secondo posto dove andare a dare un occhio è Palazzo Reale, la cui cappella conserva il presepe del Banco di Napoli: duecentodieci figure e centoquarantaquattro accessori, per lo più risalenti al Settecento e provenienti da più raccolte, ma soprattutto spesso opera di artisti quali Sammartino, i Celebrano, Angelo Viva, Lorenzo Mosca e Salvatore Franco.
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