Il Real Albergo chiede di tornare a vivere. Ipotesi di riutilizzo a Passato Prossimo Venturo

Il plastico mostra un rinato Albergo dei poveri
Il plastico mostra un rinato Albergo dei poveri
Sabato 16 Aprile 2016, 20:06 - Ultimo agg. 17 Aprile, 01:02
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Domenica mattina alle 10, 30 si parla di proposte, idee e progetti per la rinascita del Reale Albergo dei Poveri, lo sconfinato palazzo-città voluto da re Carlo per ospitarvi tutti i poveri del regno di Napoli in un momento storico in cui orde di senzaniente popolavano la città "mettendo a rischio l'ordine". La visione settecentesca, comunque avanzata per i tempi, del re immaginò un luogo di costrizione ma anche di formazione e sostegno. La struttura era in grado di ospitare e sostenere diecimila persone, uomini, donne, vecchi, bambini e addetti alla gestione del sistema. Ciclopico, il Rap  è, nonostante questo, un favoloso incompiuto. Le casse reali non furono sufficienti alla grandezza del progetto di Ferdinando Fuga lasciandoci, comunque, una delle più poderose opere sociali  della storia dell'architettura e dell'urbanistica. Un'opera che si ripropone oggi in una società che torna ad essere assediata dal bisogno e da orde di senzaniente, magari in fuga dalla guerra.

Che farne? In cosa la sua eredità ci parla oggi? Siamo noi a dover salvare il Rap o sarà lui che salverà noi? Storia di una affascinante presenza in una città in cerca di modelli per il futuro.
Se ne parla presso il polo dello shipping di Via Depretis 51:  si terrà domenica mattina la prima tavola rotonda di una serie proposta da Passato Prossimo Venturo. Spunto del dibattito un denso opuscolo dell'architetto Gianni Vigilante sull' utilizzo passato e futuro di Palazzo Fuga nel quale l'appassionato ed il professionista lancia un'idea di riutilizzo e la dimostra praticabile: un'idea che Vigilante ha coltivato anche grazie ai racconti di Nunziello, che fu piccolo ospite del Reclusorio ai primi del '900 "naufrago scugnizzo", suo nonno. Del resto chiunque stabilisca un rapporto con il Rap lo fa per vie emotive. Ne parleranno il professor Nicola Pagliara, architetto, il professor Nicola Spinosa, ex sovrintendente del polo museale napoletano, la professoressa Emma Buondonno, architetto, la professoressa ed economista Maria Antonia Ciocia, il vicepresidente nazionale di Confimpresa Vittorio Terracciano,  il sociologo Vincenzo Moretti, l'avvpcato ed ex assessore al patrimonio Mario  Di Costanzo, l'avvocato Nicola Pezzullo e Lucio Laloe dell'associazione Life. Coordina Chiara Graziani de Il Mattino.
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