Terra dei Fuochi, prevenzione gratuita anti-cancro per chi vive nelle aree a rischio

Terra dei Fuochi, prevenzione gratuita anti-cancro per chi vive nelle aree a rischio
di Ettore Mautone
Mercoledì 21 Febbraio 2018, 11:15
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Terra dei Fuochi: parte a Napoli (dopo Caserta, Napoli sud e Napoli nord), il programma straordinario di controlli e indagini sanitarie finanziate dal ministero della Salute nel 2014 in relazione al problema degli inquinanti ambientali. L'obiettivo è potenziare i livelli essenziali di assistenza per mettere in campo azioni volte a prevenire le principali malattie degenerative. Tumori (tiroide, melanoma, seno, utero, colon) ma non solo: nel mirino ci sono anche le patologie metaboliche, quelle cardiovascolari e altre malattie più comuni di bambini, giovani e adulti come l'obesità e il diabete. La premessa è che dove l'ambiente è sfavorevole si vive meno a lungo: Napoli paga oltre 4 anni rispetto a Firenze con punte, in alcuni quartieri disagiati, che arrivano a 7-8 anni di aspettativa di vita in meno rispetto al nord Europa. Per garantire le stesse opportunità di salute e di benessere alla popolazione bisogna puntare dunque sulla prevenzione, grande assente dalle politiche sanitarie degli ultimi anni in Campania.

Il Programma sanitario straordinario presentato ieri dal manager della Asl Napoli 1 Mario Forlenza e da Tiziana Spinosa (direttore del distretto di Bagnoli Fuorigrotta nonché rappresentante della Campania in seno alla commissione ministeriale su Terra dei Fuochi), coinvolge i cinque quartieri della città inseriti per Napoli, nell'elenco dei 90 comuni campani delle 4 Asl (Caserta, Napoli 2 nord e Napoli 3 sud oltre a Napoli centro) considerati a maggior rischio ambientale e socioeconomico. Si tratta del distretto 25 (Fuorigrotta e Bagnoli), del distretto 26 (Soccavo e Pianura), del 28 (Chiaiano, Piscinola, Marianella Scampia) e del numero 30 (San Pietro a Patierno, Secondigliano Miano) infine del territorio 32 (Barra e Ponticelli). Da oggi, dunque, tutti i residenti in questi 5 quartieri potranno accedere gratuitamente alle strutture pubbliche ambulatoriali e distrettuali per prenotare visite ed effettuare controlli. L'accesso avverrà anche negli orari pomeridiani, senza liste di attesa e con la sola prenotazione che potrà essere effettuata al Cup (Centro unico di prenotazione consultabile sul sito della Asl Napoli 1), ovvero con l'impegnativa del medico su ricetta bianca o anche per accesso diretto negli orari fissati dagli ambulatori distrettuali.
 
«È importante sottolinea il manager Forlenza - sposare la cultura della prevenzione. Le politiche dei ticket negli ultimi anni non hanno favorito l'accesso alle cure a vaste fasce di popolazione soprattutto nei quartieri a maggior rischio socioeconomico. A questi ambulatori, è bene chiarire, non si accede perché già malati ma per entrare in un programma straordinario di controlli che solo se positivi faranno scattare la presa in carico in percorsi che indirizzeranno i pazienti al Pascale, ovvero in strutture ospedaliere e universitarie di II livello specifiche per la patologia da curare. Percorsi di cura che abbiamo provveduto a ben strutturare nella nostra Asl». Lo screening senologico, tanto per fare un esempio, già anticipato a 45 anni anziché a 50 ora si estende anche dai 20 ai 45 anni.

«Grazie all'impiego di 3 milioni di euro di fondi ministeriali aggiunge Spinosa - sui 17 stanziati per tutta la Campania, ne abbiamo impiegato uno solo per mammografi e ecografi di cui sono stati dotati tutti i distretti». In arrivo, entro il 2018, anche la certificazione del registro tumori, l'ultimo dei 6 programmati sul territorio regionale oltre quello pediatrico del Santobono. Il progetto è subito operativo ma sarà completato con nuovi ambulatori dedicati alla prevenzione entro il prossimo mese. «Uno degli obiettivi conclude Tiziana Spinosa è promuovere d'intesa con la medicina e la pediatria di famiglia, stili di vita e abitudini alimentari sane puntando ad una vera e propria alfabetizzazione della popolazione in questo campo».
 
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