​Castellammare. Bancomat «fotocopiati» e conti dei cittadini svuotati

​Castellammare. Bancomat «fotocopiati» e conti dei cittadini svuotati
di Francesco Fusco
Giovedì 5 Marzo 2015, 16:09 - Ultimo agg. 17:12
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CASTELLAMMARE. La banda dei clonatori di bancomat e carte di credito colpisce anche nell'area stabiese. Le ultime denunce risalgono ai giorni scorsi: vittime sono una signora stabiese e un 51enne di Pimonte. Nel primo caso, la donna si è rivolta ai carabinieri dopo aver scoperto che la sua carta di credito è stata prosciugata di 2mila euro, in seguito ad acquisti fatti su internet la scorsa settimana. La banca di riferimento ha anche recapitato a casa della malcapitata una richiesta di 300 euro, perché la carta era stata utilizzata oltre la possibilità.



Evidentemente, chi ha carpito illecitamente i codici ha effettuato una serie di acquisti sul web, sforando il budget consentito al conto. Un altro episodio si è invece verificato a Pimonte, dove un 51enne ha visto svanire dal suo conto corrente la somma di 500 euro (il massimo prelievo quotidiano consentito attraverso il bancomat). «Ho ricevuto l'accredito della cassa edile la scorsa settimana – afferma l'operaio – e, con grande sorpresa, dopo appena 24 ore sul mio conto non c'era più la disponibilità del denaro. Mi sono rivolto anche ai funzionari del Banco di Napoli, nella speranza di capire cosa fosse realmente accaduto, ma al momento nessuno mi ha saputo fornire indicazioni».



L'operaio ha sporto anche denuncia alla locale stazione dei carabinieri, che adesso cercheranno di far luce sulla vicenda anche utilizzando le immagini del sistema di videosorveglianza installato in piazza Roma. Non sono questi però gli unici casi. Analoghe situazioni si sarebbero infatti registrate, nelle scorse settimane, anche in altri comuni del comprensorio stabiese – vesuviano, dove diverse sono le segnalazioni e le denunce raccolte dalle forze dell'ordine. Intanto alla luce degli ultimi eventi, è forte il rischio che altre persone, ancora ignare, possano trovarsi nella situazione della signora di Castellammare e dell'operaio di Pimonte.



A tal proposito molti istituti bancari del territorio, insieme agli uffici postali, hanno rivolto un appello ai clienti, affinchè controllino con regolarità gli estratti conto o gli ultimi movimenti effettuati. Intanto sono partite le indagini delle forze dell'ordine, volte a smascherare la gang di truffatori.

In questi casi, secondo le forze dell'ordine, sarebbero due i sistemi di frode maggiormente utilizzati. Il primo consiste nell'uso di microcamere che, collocate sopra gli sportelli bancomat, permettono di registrare i codici pin digitati dagli utenti. Il secondo utilizzerebbe invece un microchip, installato all'interno di un sistema di Pos (come quelli in uso negli esercizi commerciali), in grado di copiare i dati identificativi delle bande magnetiche presenti sulle carte di credito. Ma è allarme anche per gli assegni clonati, visti anche i precedenti con protagonisti diversi pregiudicati legati ai clan camorristici locali.



Sul caso sono intervenute anche le associazioni per consumatori. «Si tratta di una banda molto esperta – afferma Terenzio Morgone, responsabile di Dimensione civica - visto che clonare un bancomat, una carta di credito o un assegno non è certamente facile. Non bastano infatti i numeri e non significa solo falsificarne grafica, numerazione e firma di traenza, ma duplicare un originale sotto tutti gli aspetti anche logici e non solo fisici. Bisogna dunque conoscere tante altre cose – continua - che non sono recuperabili da flussi esterni o da lettura di bande magnetiche».