Acerra, è emergenza amianto:
blitz dei vigili e denuncia in Procura

Acerra, via Pioppitelli, ora via Nuzzo, un budello che si inoltra alle spalle del perimetro abitato: qui è impressionante la fila dei cumuli di amianto, in parte anche sbriciolato e incendiato. L'eternit è stato scaricato a quintali lungo una stretta arteria lunga più di un chilometro che dalla periferia nord della città porta quasi fino al centro. Da una parte della strada ci sono decine di case, dall'altra un grande terreno coltivato, alberi, campagna. Ai lati tanta immodizia, bitumi, pneumatici, neon e il famigerato amianto appunto. Tanto amianto.

La scorsa settimana una parte di questa bomba ecologica è stata incendiata. Questo collegamento stradale per anni è stato chiuso al traffico nel frattempo è diventato preda dell'ecomafia, sotto gli occhi di tutti. Intanto la polizia municipale è accorsa sul posto. I caschi bianchi hanno fatto mettere in sicurezza, alla meglio, l'amianto. Ma una parte del pericolosissimo eternit, frantumato e scaricato in modo criminale, ha preso fuoco una settimana fa, insieme a una fila di alberi di cui sono rimaste solo le basi carbonizzate dei tronchi. 

Gli ambientalisti Alessandro Cannavacciuolo e Antonio Montesarchio hanno trasmesso una denuncia dettagliata alla procura della Repubblica di Nola e al comando della polizia municipale di Acerra. Nella denuncia viene tirato in ballo l'appalto comunale di riqualificazione di via Nuzzo-Pioppitelli, del costo di 41mila euro. Gli ecologisti scrivono di palesi irregolarità che non avrebbero fatto nient'altro che aggravare la situazione in quella zona di Acerra.