Affittopoli: anche Inps, Asl e Inail nel mirino della Corte dei Conti

Affittopoli: anche Inps, Asl e Inail nel mirino della Corte dei Conti
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 21 Febbraio 2016, 17:02
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Le informative della Guardia di Finanza sono già da giorni sulla scrivania del procuratore Cottone. Il numero uno della Procura regionale della Corte dei Conti della Campania coordina in prima persona le inchieste sullo scandalo di Affittopoli: un buco nero di sperperi, distrazioni, responsabilità e omissioni che si allarga ormai a macchia d'olio. Ed eccola, la notizia: la magistratura inquirente contabile partenopea ha esteso le indagini sui canoni di case e negozi di proprietà di enti pubblici ad altri beni che sarebbero stati gestiti allegramente, senza la dovuta diligenza e forse spesso anche con un intollerabile lassismo, determinando un danno patrimoniale ingente.Affittopoli raddoppia. Anzi, va per i multipli. Da settimane i militari del Gruppo tutela spesa pubblica della Guardia di finanza stanno eseguendo verifiche e controlli, acquisendo delibere, decreti e atti utili a ricostruire il grande domino dello sperpero legato all'utilizzo degli immobili.

E adesso, dopo il capitolo «Comune di Napoli» stanno per aprirsene di nuovi. La lente d'ingrandimento degli inquirenti punta ora verso quel mare magnum forse mai davvero fino in fondo navigato da chi aveva il dovere di amministrare i propri beni e la cosa pubblica. Il nuovo capitolo di Affittopoli sta per investire le Asl, l'Inps, l'Inail e tutti quei soggetti pubblici nella cui sfera ricadono patrimoni immobiliari ingenti che - è questo il sospetto della Procura regionale della Corte dei Conti di Napoli - sarebbero stati in molti casi abbandonati e dimenticati. Le indiscrezioni non mancano. Una tra le più indicative è questa: c'è un caso all'esame dei magistrati della Procura contabile che riguarda addirittura un immobile intero «dimenticato», sul quale l'ente proprietario avrebbe consentito che venisse esercitata l'usucapione dagli occupanti. Ma la cartolina di questa nuova Affittopoli offre anche altri spunti che testimoniano il danno erariale causato da chi avrebbe dovuto controllare e amministrare il proprio patrimonio immobiliare e non lo ha fatto: e così decine e decine di edifici (anche di pregio) sono caduti in rovina.Ma c'è dell'altro.

Le indagini della Procura della Corte dei Conti della Campania hanno iniziato ad allargare il loro spazio d'orizzonte puntando anche verso le altre province della regione.
Altre oasi felici degli sprechi e della mala gestione della cosa pubblica sarebbero state individuate in provincia di Caserta e Salerno.A confermarlo al «Mattino» è lo stesso procuratore Tommaso Cottone: «È in corso una grossa attività investigativa - spiega - che non si ferma solo al capoluogo campano, e constatiamo che il fenomeno degli scandali si allarga di giorno in giorno a macchia d'olio. Ma il nostro lavoro non è certo iniziato ieri: ed anzi credo di poter affermare, pur senza entrare nel merito di vicende sulle quali resta il doveroso riserbo, che siamo a buon punto».Da Palazzo San Giacomo a Napoli Servizi, e adesso anche ai principali enti pubblici che amministrano un patrimonio immobiliare. Al lavoro su questi nuovi filoni investigativi c'è anche il sostituto Ferruccio Capalbo, magistrato esperto e di lungo corso che sta continuando ad acquisire dati e notizie. Sullo sfondo restano i contorni di un'inchiesta che promette sviluppi anche clamorosi: mancanza di controlli, canoni a prezzi stracciati (e mai adeguati), fitti passivi, edifici addirittura usucapiti e dunque andati perduti.
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