Sale sulla scala per pulire la tettoia
del balcone e cade giù: muore 52enne

Sale sulla scala per pulire la tettoia del balcone e cade giù: muore 52enne
di Marco Di Caterino
Lunedì 27 Giugno 2016, 17:27 - Ultimo agg. 17:38
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Afragola. Sale su una scala per pulire la tettoia del balcone, scivola e precipita giù nel vuoto. Vittima dell'ennesimo incidente domestico è  Raffaele Iazzetta, 52 anni, operaio, sposato e padre di due figli che è volato giù dal secondo piano della sua abitazione, in via Bruno Buozzi, ad Afragola. Trasportato subito in condizioni  disperate nel reparto di rianimazione del Cardarelli, è morto poche ore dopo, senza riprendere conoscenza.  Sul posto gli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Alfredo Carosella, e una squadra di vigili del fuoco del  locale distaccamento.

Secondo quanto accertato dagli agenti della sezione di polizia scientifica del commissariato,  Raffaele Iazzetta, poco dopo le dieci di questa mattina, armato di scala e spatola di acciaio è uscito sul balcone per pulire il soffitto sovrastante, annerito dai fumi della  vicina caldaia a gas  e invaso da quella muffa verdastra che si forma per il ristagno di acqua piovana. L'uomo ha posizionato la scala e vi è salito sopra, dando le spalle al muro dell'appartamento. La parte della scala  che dava sulla ringhiera del balcone, è scivolata versa la barriera di ferro, e dopo aver urtato il "battitacco" della ringhiera è scivolata, finendo di fatto fuori il piano di calpestio, facendo perdere l'equilibrio all'uomo.

Raffaele Iazzetta, nonostante la tenda parasole calata fin su la ringhiera, è caduto nel  vuoto a testa in giù. Tutto è accaduto in una manciata di secondi. L'operaio, è impattato otto metri più giù, contro il parabrezza di un furgone Fiat, che in parte ha attutito la caduta, ma che lo ha fatto rimbalzare sul bordo del marciapiede.   Attimi di tensione, quando dopo circa venti minuti dalla prima chiamarta  è arrivata in via Bruno Buozzi,  l'ambulanza del 118. Quella lunga attesa, ha finito per scatenare una mezza rivolta dei familiari del ferito, che presi dalla disperazione hanno inveito anche contro i sanitari del pronto intervento.

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