Allarme sul Lungomare di Napoli: paura per la «banda della scogliera»

Allarme sul Lungomare di Napoli: paura per la «banda della scogliera»
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 9 Febbraio 2016, 10:47
3 Minuti di Lettura
Entrano in azione dopo il tramonto. Scivolano veloci come ombre, agiscono quasi sempre in gruppo e compaiono all'improvviso alle spalle della vittima. Poi, dopo aver messo a segno la rapina, svaniscono nel nulla. C'è una banda di giovanissimi che sta seminando il terrore sul lungomare. Almeno una decina i colpi già messi a segno denunciati alle forze dell'ordine, ma c'è da credere che i raid siano molti di più. La chiamano già «la banda della scogliera»: già, perché il gruppo di ragazzini - così almeno li descrivono tutte le vittime - che minaccia e poi deruba uomini, donne e coppiette nella zona compresa tra via Partenope e la Villa Comunale preferisce mettere a segno i raid puntando chi si avventura sugli scogli che costeggiano il nastro d'asfalto «liberato» dal traffico veicolare.

Di loro la Polizia di stato sa già molto: le indagini degli uomini del commissariato San Ferdinando avrebbero portato già a risultati significativi, ma manca ancora l'arresto in flagranza. La baby gang sarebbe composta da giovanissimi, forse addirittura minorenni.Sempre identiche le modalità di azione della banda. In tre o quattro puntano la vittima di turno e l'aggrediscono rapidamente, minacciandola con un'arma che però non compare mai: basta mettere una mano in tasca e fare la faccia feroce, e il gioco è fatto. Non a caso le prede preferite dai baby-rapinatori sono donne o persone molto giovani. I banditi in erba sembrano quasi operare secondo uno schema che non guarda nemmeno tanto al bottino, ma più che altro al «divertimento»: la maggioranza delle persone che hanno denunciato indicano infatti di essere state depredate di pochi soldi, e talvolta dei telefonini.Non è escluso che si tratti di giovanissimi che abitano in zona. Il fenomeno delle bande di minori che imperversano sul lungomare non è affatto nuovo. La zona compresa tra Mergellina e Santa Lucia è già stata più volte teatro di aggressioni anche gravi, così come di scontri tra gruppi rivali, oltre che di rapine.

Di nuovo, rispetto ad un passato anche recente, c'è questo particolare: i colpi vengono realizzati anche durante i giorni infrasettimanali, e non necessariamente durante il fine settimana. La movida, insomma, almeno per questa volta non c'entra.L'area del lungomare non è nuova a raid anche violenti. L'ultimo gravissimo episodio risale al 19 luglio scorso, quando un ragazzo venne accerchiato, aggredito e accoltellato da un gruppo di giovanissimi. Movida violenta. Erano da poco passate le 23 quando un 14enne che passeggiava in compagnia di amici venne affiancato dal «branco».

Una battuta di troppo, qualche insulto e, in pochi secondi, la situazione degenerò improvvisamente. Si scatenò una rissa e improvvisamente spuntò un coltello: la vittima venne colpita per ben sei volte dall'aggressore, e finì in ospedale, fortunatamente non in gravi condizioni (due colpi lo raggiunsero all'addome e uno ad una mano). Il responsabile venne arrestato pochi giorni dopo grazie a indagini coordinate tra la polizia, i carabinieri e la polizia municipale.Sempre lo scorso anno vennero arrestati tre minorenni residenti nella zona del Pallonetto di Santa Lucia. Si divertivano ad aggredire coetanei lungo via Partenope filmando tutto con i telefoni cellulari.

Ai raid partecipavano anche alcune ragazzine. Via Partenope, via Caracciolo e l'area della Villa Comunale restano comunque zone presidiate costantemente dalle forze dell'ordine. Per questo adesso la caccia alla «banda della scogliera» è aperta e i baby-bulli potrebbero avere le ore contate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA