Almaviva, i sindacati: «Attacco ai diritti da Napoli a Milano»

Almaviva, i sindacati: «Attacco ai diritti da Napoli a Milano»
Lunedì 9 Ottobre 2017, 17:31
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«Continua lo "sforzo" di Almaviva di comprimere i salari dei dipendenti italiani adeguandoli a quelli dove delocalizza, attraverso il ricatto tra licenziamenti o trasferimenti e riduzione del salario contrattuale e attacco ai diritti così come avvenuto a Napoli, Palermo e Milano». Ad annunciarlo in una nota la segreteria nazionale Slc Cgil. «Almaviva - sottolinea - ha comprato da Conduent di Cagliari il ramo d'azienda in Italia, che coinvolge circa 60 addetti e il ramo di azienda in Romania con circa 500 addetti. Il licenziamento dei lavoratori romani e i sacrifici degli altri lavoratori consentono a questa azienda di accumulare risorse da investire nei paesi a basso costo e che continueranno a sottrarre lavoro ai nostri call center, in un dumping forsennato, utile ad Almaviva per giustificare ulteriori pretese sui dipendenti».

Questa politica, oltre a minacciare il Ccnl e il suo rinnovo, aggiunge, «pone Almaviva fuori dalle regole condivise, falsando il mercato e deprimendo il valore di questa attività - conclude il sindacato. Lo sforzo delle organizzazioni sindacali, di Asstel, del Governo per definire il costo orario di settore, al fine di evitare gare sotto la soglia di legalità, è l'esatto contrario della politica di Almaviva nel nostro Paese. L'impegno di Slc Cgil è quello di fermare questa deriva inaccettabile. Per i lavoratori Almaviva, per il Ccnl e per l'intero settore», conclude.
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