Almaviva, presidio alla Regione
«Vogliamo De Luca e de Magistris»

Almaviva, presidio alla Regione «Vogliamo De Luca e de Magistris»
di Pino Neri
Lunedì 10 Ottobre 2016, 10:55 - Ultimo agg. 18:55
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Prima giornata di mobilitazione dei lavoratori di Almaviva Napoli, minacciati dall'annuncio di chiusura del call center e dei contestuali 845 licenziamenti. La procedura di mobilità aperta dall'azienda scadrà il 18 dicembre, termine entro il quale si spera in un ripensamento del gruppo italiano delle telecomunicazioni. Intanto oggi, poco dopo mezzogiorno, i lavoratori napoletani formeranno un presidio davanti al palazzo della presidenza della giunta regionale, a Santa Lucia, dove l'assessore al Lavoro, Sonia Palmeri, ha organizzato un tavolo con i dipendenti della società e i sindacati, insieme all'assessore al Lavoro del comune di Napoli, Enrico Panini. Ma le maestranze stamane, sia attraverso i social che al telefono, hanno voluto lanciare un appello. "Con tutto il rispetto e la stima - hanno detto - a noi non basta che al tavolo ci siano solo gli assessori. Noi chiediamo che a palazzo Santa Lucia ci siano De Luca e de Magistris".

I lavoratori del resto lo avevano spiegato dal primo momento. In questa fase non hanno voluto fare sciopero perché spossati e indeboliti dall'ondata di astensioni e manifestazioni consumate per impedire la prima ondata di licenziamenti, quella di marzo, revocati poi con l'accordo del 31 amggio. Intanto però vogliono le istituzioni ai massimi livelli al loro fianco, a partire dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli. L'obiettivo è di premere in modo efficace sul governo. E sale la tensione. L'altro giorno i sindacati napoletani hanno denunciato l'azienda all'ufficio territoriale del Lavoro ed ai ministeri competenti per un presunto uso scorretto dei fondi pubblici destinati agli ammortizzatori sociali. Stamane i sindacati di Roma hanno fatto la stessa cosa per la sede romana. Ma Almaviva smentisce seccamente e annuncia querele.                                               

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