Pugni e botte per un sorpasso:
condannato lo chef dei vip

Pugni e botte per un sorpasso: condannato lo chef dei vip
di Ciriaco M. Viggiano
Giovedì 6 Aprile 2017, 00:11
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SORRENTO - Dopo quella manovra azzardata non ci aveva visto più. E in sella allo scooter aveva raggiunto il furgoncino dal quale era stato sorpassato, per poi cominciare a picchiare il conducente. Un raptus che ora costa una condanna a due anni e quattro mesi di carcere ad Antonino Esposito, 49enne chef di Massa Lubrense e titolare di un’accorsata pizzeria di Sorrento, l’«Acqu’e Sale» di Marina Piccola. Ecco la sentenza pronunciata dal gup del Tribunale di Torre Annunziata, Giovanni De Angelis, al termine del processo con rito abbreviato. Una decisione choc che rischiava di essere ancora più pesante: nel corso della requisitoria, il sostituto procuratore Mariangela Magariello aveva invocato per Esposito addirittura tre anni e sei mesi di reclusione. D’altronde la vicenda di cui fu protagonista lo chef massese, che gode di una discreta e crescente popolarità perché è spesso ospite di numerose trasmissioni televisive, suscitò scalpore nell’estate 2015.

Era il primo pomeriggio del 5 agosto quando Aniello Durante, 49enne di Sant’Agata sui due Golfi, percorreva via Nastro Verde a bordo di un furgoncino. Lungo la strada verso l’hotel dove da anni lavora come cameriere, Durante sorpassò lo scooter sul quale viaggiava proprio Esposito. La manovra non piacque allo chef che a quel punto, stando alla ricostruzione ipotizzata dalla Procura e confermata dal Tribunale di Torre Annunziata, raggiunse il cameriere all’ingresso dell’albergo ferendolo con pugni al volto e colpi di casco alla nuca. Durante, con gli indumenti ancora sporchi di sangue, fu ricoverato prima al pronto soccorso dell’ospedale di Sorrento e poi al Policlinico di Napoli. La diagnosi? Frattura chiusa del cranio e delle ossa facciali, per le quali il cameriere fu anche sottoposto a un intervento chirurgico per l’installazione di tre placche metalliche nella mandibola.

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