«Porto, soluzione entro l'estate
Annunziata? Ottimo presidente»

«Porto, soluzione entro l'estate Annunziata? Ottimo presidente»
di Antonino Pane
Sabato 2 Luglio 2016, 09:18 - Ultimo agg. 13:38
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Un presidente entro la fine dell'estate. Il porto di Napoli non morirà. È un polo di sviluppo strategico per tutto il Mezzogiorno. Se tutti lavorano insieme può nascere un unico sistema portuale in tutto il Paese è questa è l'unica arma vera con cui possiamo combattere la concorrenza dei grandi hub del Nord Europa. Graziano Delrio, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Stazione marittima partecipa alla giornata conclusiva di Naples Shipping Week. Prima presiede la riunione delle Guardie Costiere dei Paesi che affacciano sul Mediterraneo e poi interviene alla sessione sullo sviluppo dei porti.

Tra una stanza e l'altra accetta di commentare le ultime vicende del porto di Napoli. Partendo dalla risposta a quanto aveva affermato nei giorni scorsi il governatore Vincenzo De Luca e cioè che il nuovo codice degli appalti rischia di paralizzare l'Italia. «Il nuovo codice non paralizza assolutamente nulla. De Luca ha fatto solo un'osservazione che secondo me non è fondata, così come non lo è l'allarme lanciato dall'Ance. Non si può paragonare il mese di maggio con il mese di aprile. Nel cinque mesi del 2016 rispetto al 2015 abbiamo ancora un aumento dei bandi, quindi non c'è alcun crollo, se non una normale pausa in attesa delle linee guida. Linee guida che ci siamo dati. Che ci siano due mesi di pausa per fare buoni progetti in un Paese che ci mette 10 anni per fare un'opera da 50 milioni non mi sembra un problema».

Ministro, nel porto di Napoli si comincia a respirare aria di pace.


«Bene, solo lavorando tutti insieme possiamo fare bene e presto a risollevare le sorti di questo importantissimo scalo».


Il Mattino ha riportato la lettera che il presidente di Fedarlinea, Raffaele Aiello, ha inviato a lei e al governatore De Luca. Contiene le firme di 58 imprenditori portuali.

«Seguo sempre Il Mattino e in particolare le vicende che riguardano il porto di Napoli. Devo dire che fate un buon lavoro».

Grazie. Ma volevamo sapere cosa pensa della proposta di fare Andrea Annunziata presidente della nascente Autorità Portuale di Sistema.

«Annunziata è un ottimo presidente. Vedremo, decideremo tutti insieme».

A Salerno sono stati ottenuti risultati soddisfacenti, la scelta è nel segno della continuità.

«I risultati di Salerno sono ottimi, non ci sono dubbi. Bisogna continuare a lavorare tutti insieme. Ora deve decollare il Sistema portuale Italia».

Sì, ma lei cosa ne pensa della proposta Annunziata. Alla fine sarà lei a decidere di concerto con il governatore De Luca.

«Alla fine deciderà il governo e le nomine saranno fatte tutte insieme».

Questa volta, però, c'è una proposta fatta dalla stragrande maggioranza degli operatori portuali.

«È bene cercare intese, lavorare insieme. Alla fine i nomi non sono importanti; è fondamentale, invece, remare tutti in un'unica direzione».

Finora così non è andata.

«Se si cambia rotta siamo sempre in tempo».

Ma il porto è in agonia. Bisogna dare subito una governance.

«Entro l'estate ci sarà un presidente. Poi toccherà rimboccarci le maniche, ma sul serio».

Entro l'estate intende entro luglio? Agosto si va in vacanza.

«Entro l'estate. La stagione estate, che inizia il 21 giugno e termina il 20 settembre».

Ma come saranno fatte le scelte dei presidenti?

«Lavoreremo collegialmente. Esamineremo i curriculum uno ad uno e valuteremo con attenzione. Il Sistema portuale Italia ha bisogno di manager capaci e competenti».

A Napoli c'è tanto lavoro da fare, recuperare il Grande Progetto.

«Possiamo farcela. Qualche passo in avanti negli ultimi mesi è stato fatto. Luigi Merlo (consigliere del ministero dei Trasporti e già presidente dell'Autorità portuale di Genova) è stato a Napoli tante volte. Mi sembra che la situazione complessiva, anche se lentamente migliora».

Si riferisce agli ultimi voti all'unanimità del Comitato portuale?

«Non solo a quelli. Il commissario straordinario Antonio Basile sta cercando di rasserenare il clima, lo ringrazio per questo».

La riforma metterà ordine anche nei collegamenti con i retroporti?

«La riforma guarda alla risorsa mare nel suo complesso. Il nostro Paese, con ottomila chilometri di costa, è una piattaforma che si protrae nel Mediterraneo. Una posizione strategica unica. Finora siamo andati avanti gestendo le attività esistenti, quelle consolidate. Ora è il momento di svoltare di guardare ai porti come propaggini di un unico Sistema portuale, quello italiano».

Si eviteranno squilibri e inutili doppioni.

«Si sfrutteranno al meglio le grandi potenzialità complessive che la piattaforma Italia è capace di mettere di offrire. Bisogna ragionare in termini complessivi. Solo così possiamo battere la concorrenza dei grandi hub nordeuropei. E non ci limitiamo ai porti. Non a caso il Sistema abbraccia la rete ferroviaria e quindi Rfi, le strade e quindi l'Anas».

Napoli da questo punto di vista è a zero.

«Lo scalo di Napoli come tutti gli altri oggi devono interagire con i retroporti, essere collegati con gli interporti, gli aeroporti e con i grandi corridoi che attraversano l'Europa. Il Sistema portuale Italia deve diventare efficiente e competitivo e ci riusciremo a lavorando tutti insieme».

Lei è venuto a Napoli spesso negli ultimi tempi.

«Io penso che un bravo medico deve essere vicino al malato. E io sono medico».

Intanto si potrebbe cercare di integrare meglio il porto con la città.

«I porti appartengono alle città e vanno goduti. Sono un municipalista convinto e credo che i cambiamenti si fanno coinvolgendo tutti, ascoltando tutti».