«I ragazzi fumano 30 sigarette al giorno e bevono troppo: una App li salverà»

«I ragazzi fumano 30 sigarette al giorno e bevono troppo: una App li salverà»
Lunedì 30 Novembre 2015, 10:25 - Ultimo agg. 10:27
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Sono giovanissimi, vanno bene a scuola e non vivono in famiglie problematiche, tuttavia bevono superalcolici e fumano sigarette regolarmente. A confermare il dilagare di fenomeni di dipendenza tra gli adolescenti napoletani è un’indagine svolta nell’ambito di un progetto coordinato dalla Comunità di recupero “Il Camino” di Vico Equense e finanziato dalla Regione Campania (Direzione generale per la tutela della salute).

Il team, composto anche dal Dipartimento di sanità pubblica della Federico II (diretto da Maria Triassi) e dal Dipartimento per le Dipendenze Patologie dell’Asl Napoli 3 Sud (diretto dal dottor Bruno Aiello), ha preso in esame un campione di 1.000 ragazzi tra i 13 e i 18 anni. E i risultati sono veramente preoccupanti.

Dei 1.000 giovanissimi intervistati (in forma anonima) più di 697 (il 69,73% del campione) hanno ammesso di aver fatto uso di superalcolici; l’87% aperitivi alcolici e spumante; l’85,41% birra; l’82,03 % vino; il 62% alcopops, ovvero bevande non classificate come alcolici, ma a tutti gli effetti contenenti alcol etilico, in una percentuale variabile tra il 5 ed 7% del loro volume.

Il 69 %, inoltre, ha ammesso di fumare sigarette – che acquista con regolarità nel 49,02% dei casi - e quasi il 17% ha iniziato a fumare prima dei 12 anni.

L’indagine è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle scuole del territorio e, in particolare, del liceo scientifico Severi, dell’ITC L. Sturzo, del liceo classico Plinio Seniore e dell’ITI Elia, assieme all’associazione sportiva Volley Ball Stabia, di Castellammare di Stabia, e dell’istituto statale d’arte F. Grandi di Sorrento.

Tra i dati che lasciano senza parole anche il fatto che 12,8% dei ragazzini intervistati ha dichiarato di fumare più di 30 sigarette al giorno. «Abbiamo scelto il territorio vesuviano per questa indagine – spiega Fabrizio Pallotta, anima della Comunità di recupero “Il Camino” di Vico Equense-, perché rappresenta uno dei fulcri della movida notturna del fine settimana, sia perché l’hinterland ha delle specifiche criticità sociali. I dati esaminati confermano che i ragazzi sono decisamente esposti al rischio di dipendenza mista alcol/fumo. Se poi si considera che fino a circa 20 anni l’organismo non è ancora pienamente in grado di metabolizzare l’alcol, è facile rendersi conto delle conseguenze, non solo di lungo periodo, ma anche immediate, in termini di perdita di riflessi e stabilità».


Il progetto ha dato vita ad una App innovativa interamente realizzata a Napoli, capace, senza la necessità di alcun device esterno, di valutare la capacità di guidare di chi la usa.

L’applicazione sarà disponibile sia per Android che per Apple, e mira alla prevenzione tra i giovani usando il loro stesso linguaggio.

«I dati rilevati – spiega la professoressa Triassi – sono molto preoccupanti, una parte enorme di giovanissimi fa uso di alcol senza rendersi conto dei problemi ai quali andrà in contro. Siamo estremamente preoccupati perché iniziamo a rilevare casi di steatosi epatica anche in giovane età. Senza troppi giri di parole possiamo dire che molti dei nostri adolescenti saranno adulti con problemi di salute».

Preoccupante per la Triassi anche il fenomeno del tabagismo. «Nonostante le campagne antifumo – dice -sembra che non si riesca a fare breccia tra i giovanissimi, soprattutto tra le donne. L’applicazione alla quale stiamo lavorando – conclude la professoressa servirà sia ad informare che a rivelare a chi la usa se è o meno in grado di guidare».

L’App sarà stata presentata a Castellammare di Stabia domani, primo dicembre, (ore 9.30), nel supercinema di Corso Vittorio Emanuele. All’evento, patrocinato da Ministero per l’Istruzione e ufficio scolastico della Campania, prenderanno parte il prefetto Antonino Cufalo, vicedirettore generale della Polizia; mons. Mario Cafiero, vicario generale dell’Arcidiocesi di Sorrento e Castellammare di Stabia; Marina Rinaldi, dirigente del settore “interventi sociosanitari” della Regione Campania che ha finanziato il progetto; Luisa Franzese, direttore generale dell’Ufficio scolastico della Campania; Maria Triassi, direttore del Dipartimento di sanità pubblica della Federico II e Bruno Aiello, coordinatore del settore dipendenze patologiche dell’Asl Napoli 3 sud.

A intervenire, in collegamento telefonico, del ministro degli Interni Angelino Alfano. Nel corso dell’incontro saranno anche resi noti i risultati dell’indagine sull’uso di alcol e stupefacenti da parte dei giovanissimi della zona vesuviana, condotta dall’equipe della Triassi utilizzando sia questionari cartacei sia la App in via sperimentale, ai fini della realizzazione di una efficace campagna di formazione e prevenzione sul territorio.

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