Napoli: dalla Montagna di Sale alle «capuzzelle», vandali all'assalto delle installazioni d'arte

Napoli: dalla Montagna di Sale alle «capuzzelle», vandali all'assalto delle installazioni d'arte
di Paola Perez
Sabato 25 Gennaio 2020, 13:36 - Ultimo agg. 17:21
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Il «trasloco» non ha salvato dai vandali l'arte contemporanea di Natale, riapparsa quest'anno nella nuova sede di piazza Municipio con i lupi dell'artista cinese Liu Ruowang dopo aver occupato per molte stagioni invernali il palcoscenico di piazza del Plebiscito.


1995 - La prima vittima del teppismo è la Montagna di Sale di Mimmo Paladino. Nata nel 1990 come scenografia di una tragedia di Schiller, esposta in copia al Plebiscito e poi a Milano,  viene usata dai ragazzini  napoletani come una montagna «vera»: si arrampicano fino in cima per poi fare una battaglia con le palle di neve.


2002 - Per installare i Teschi di Rebecca Horn, le 333 celebri capuzzelle ispirate da una visita al cimitero delle Fontanelle, è stato necessario staccare la pavimentazione della piazza. Precauzione purtroppo inutile: alcuni vengono rubati, altri danneggiati. La razzia comincia già durante il montaggio. Un souvenir troppo intrigante... 


2003 - Destino infelice anche per la Spirale di Richard Serra. Probabilmente in questo caso gioca a sfavore una forma particolare che può dare adito a fraintendimenti sulle modalità di utilizzo.  Attraversata di giorno da migliaia di turisti, di notte la struttura si trasforma in wc o cassonetto per i rifiuti. 


2009 - Pionier II di Carsten Nicolai, opera composta da mongolfiere luminose, viene rimossa dopo appena tre giorni di esposizione. Troppo pericoloso lasciare al loro posto le strutture volanti danneggiate dai vandali: una è stata addirittura colpita con un razzo.
 

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