Asfalto rotto e tombini rialzati
così via Marina già perde pezzi

Asfalto rotto e tombini rialzati così via Marina già perde pezzi
di Pierluigi Frattasi
Mercoledì 26 Aprile 2017, 09:20
4 Minuti di Lettura
Asfalto appena messo e già saltato alla rotonde di via Sant'Erasmo e al parcheggio Brin. Tombini-killer con rialzi di diversi centimetri mimetizzati nel bel mezzo della pista ciclabile. Le discese per disabili sui marciapiedi già rovinate. Voragini aperte da oltre un mese in via Reggia di Portici per analizzare i sottoservizi e mai più richiuse, con le fogne a cielo aperto che emanano un tanfo insopportabile che invade le case e liquidi sospetti che emergono a fiotti dal sottosuolo.
 
 


Via Marina non è ancora finita, ma i residenti già segnalano decine di anomalie nei lavori già fatti lungo i tre chilometri dell'asse costiero. Intanto, dal Comune arriva una nuova frenata sui trasferimenti dei fondi. I cantieri vanno di nuovo a rilento e ogni giorno c'è un traffico infernale.

Anche ieri, la porta d'ingresso della città è stata presa d'assalto dalle auto che procedevano a passo d'uomo. Intanto, i soldi arrivati a febbraio sono già finiti. I 2 milioni di euro dal Municipio sono serviti a coprire le spese dei precedenti sei mesi, quando i rubinetti di Palazzo San Giacomo sono rimasti a secco. Sono seguiti, quindi, altri due mesi di magra.

Solo negli ultimi giorni il Comune ha sbloccato un nuovo pagamento di 150mila euro. Una goccia nel mare.
«Il prossimo SAL, sempre di 2 milioni assicura Nino Simeone, presidente della commissione Lavori Pubblici è atteso per maggio. In arrivo anche i collari per spostare la rete aerea del tram e rimuovere i vecchi pali. Nei prossimi giorni le cose dovrebbero migliorare. Ma tutto dipende dai trasferimenti dei fondi europei dalla Regione. Nell'ultimo incontro che si è tenuto in Comune, gli animi erano sereni e le imprese intenzionate a chiudere la partita».
Ma con le attività a singhiozzo, i tratti avviati e non completati cominciano a deteriorarsi. Il primo manto d'asfalto, ad esempio, alla rotonda Sant'Erasmo o al parcheggio Brin steso direttamente sui sanpietrini, in molti punti è già saltato e cominciano a rispuntare le buche. Mentre i rappezzi hanno creato avvallamenti e dossi.

Stessa scena alla rotonda di Stella Polare e all'incrocio tra corso Garibaldi e via Nuova Marina. Anche qui, buche, dossi e asfalto a macchia di leopardo. Gli uffici tecnici, però, rassicurano: «Si tratta solo della prima messa in posa provvisoria. Al termine dei lavori, ci sarà la colata definitiva di asfalto e tutte le imperfezioni saranno cancellate».
Anche gli scivoli della pista ciclabile, intanto, si sono rovinati in molti punti, come quello a ridosso del Loreto Mare. Mentre le aiuole nuove di zecca sui marciapiedi sono abbandonate al degrado: ci cresce l'erba incolta e sono usate per i bisogni dei cani. In via Vespucci, nel tratto di strada dove i marciapiedi sono già stati rifatti e arretrati di due metri verso i palazzi, i vecchi lampioni insistono direttamente sulla carreggiata. Recintati con le transenne, per segnalarli agli automobilisti, sono diventati ricettacolo per i rifiuti.

Tra le bizzarrie nei lavori, segnalate dai residenti, i tombini piazzati direttamente sulla pista ciclabile, con rialzi di diversi centimetri, come nei pressi dell'incrocio tra via Sant'Erasmo e via Volta. Un dettaglio difficile da notare per chi viaggia in bici, visto che sia la pista che il tombino sono bianchi e la segnaletica non è stata ancora disegnata.
In via Vespucci, angolo vico Sbreglie, invece, un tombino sistemato male sporge per qualche centimetro proprio al centro della carreggiata. Risulta già deteriorata, poi, la discesa per i disabili che si trova all'altezza del bar il Ciottolo, in direzione di piazza Municipio. Dissestati i basoli di passaggio, posizionati sull'aiuola poco distante.

Ma il problema maggiore riguarda le fognature, in particolare in via Reggia di Portici. «Un mese fa racconta Salvatore Muscariello, pensionato e residente di via Galvani i tecnici, per fare i saggi sui sottoservizi, hanno aperto delle buche nel marciapiede. Sono venute alla luce le tubature degli scoli fognari. I residenti hanno fatto reclamo per il cattivo odore che ne fuoriusciva e per tamponarlo l'azienda ha coperto le buche con teli di plastica. Che però non hanno risolto il problema. E oggi le case sono inondate dal tanfo, mentre la notte siamo preda di topi e insetti».
«Il traffico afferma il benzinaio Paolo Marino è peggiorato da quando sono iniziati i lavori in via Ferraris. Per raggiungere San Giovanni, adesso, bisogna passare per forza per via Marina».

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