Asili nido a Napoli, il Comune:
via alla gara di appalto

Asili nido a Napoli, il Comune: via alla gara di appalto
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 29 Settembre 2016, 10:30
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La questione degli asili nido e dei fondi Pac tiene banco e infiamma discussioni bipartisan. Dopo aver perso i fondi del Piano di Azione per la Coesione promosso dal Ministero degli Interni per l'asilo nido «Il Cucciolo», l'unico sul territorio della V Municipalità Vomero-Arenella, e posticipato a data da destinarsi l'apertura del nido «Piazzi» nella III Municipalità a ridosso del rione Sanità, il Comune di Napoli interviene d'urgenza rimettendo insieme i cocci. L'assessorato alla Scuola ha indetto una riunione operativa per sciogliere le criticità legate ai due siti annunciando «una gara d'appalto veloce per far riprendere le attività del nido Il cucciolo in novembre» e promette di sistemare anche la situazione del Piazzi, ma in questo i caso i tempi dovrebbero essere purtroppo più lunghi.

A questi però si aggiungono altri nodi da sciogliere, di cui un altro sempre su Vomero-Arenella e l'altro invece ai Quartieri Spagnoli, sotto la I Municipalità. Nel primo caso si tratta di un'annosa questione che coinvolge il «Savy Lopez», scuola per l'infanzia che sorge all'interno della «Piscicelli». Il plesso, in pessime condizioni da anni, è stato finalmente messo in sicurezza. Ma resta chiuso perché mancano i fondi per gli arredi. «Una situazione paradossale» denuncia Alessandro Capone del gruppo Pd della Municipalità. «L'Asilo Il cucciolo è pronto ma non apre per via di un errore nella compilazione della domanda, dove non è stata conteggiata l'Iva, mentre il «Lopez» è privo di arredi. Lancio la provocazione: spostiamo quanto occorre da un plesso a un altro e permettiamo ai bambini di andare all'asilo e ai genitori di usufruire di un servizio così importante». Per i due asili del Vomero, infatti, spunta una delibera di 255mila euro su proposta dell'assessore Annamaria Palmieri per finanziare la gestione del «Cucciolo» e acquistare gli arredi per lo spazio Be-Bi del «Lopez» pubblicata sull'Albo pretorio l'altro ieri. «Teniamo gli occhi ben aperti» aggiunge Capone. «Mi piacerebbe sapere da quale capitolo di spesa sono stati prelevati questi 255 mila euro visto che i fondi Pac sono andati persi. A quale altro servizio sono stati tolti?». Una polemica che sembra non voler trovare pace perché «occorre fare comunque chiarezza su quanto accaduto. L'assessore al Bilancio o qualcuno del suo ufficio ha preso questi documenti senza controllarli? Questa amministrazione più che non avere fondi, non è capace di utilizzarli». Chiede che si faccia chiarezza sulle responsabilità relative al «Cucciolo» anche Mario Coppeto, consigliere comunale e capogruppo di Napoli in Comune a Sinistra, ma presidente della Municipalità Vomero-Arenella all'epoca dell'inaugurazione del nido. «Quello che è accaduto non doveva e non deve accadere in una pubblica amministrazione perché così facendo si mortifica il lavoro di chi ha speso energie per affermare i diritti di pari opportunità e di welfare familiare».

Un problema burocratico che non ha lasciato indifferente la consigliera di Forza Italia Mara Carfagna, la quale accusa il sindaco Luigi de Magistris che «ancora una volta spreca fondi nazionali come i Pac per incapacità gestionali e assenza di obiettivi e progetti chiari». Antonella Esposito, nella I Municipalità allo scorso mandato, lancia però l'allarme sulla ludoteca della scuola «Barracca» che favorisce dei fondi Pac. «Ancora non si riesce ad aprire per via di questioni burocratiche amministrative. Non perdiamo anche questi fondi, 21 bambini dei Quartieri Spagnoli dai 6 mesi ai 3 anni potrebbero avere uno spazio ludico piacevole e si potrebbe alleggerire moltissimo il carico di impegni delle loro mamme, molte delle quali impegnati in lavori saltuari».
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