Asili nido, «Savy Lopez» al palo
manca la certificazione dell'Asl

Asili nido, «Savy Lopez» al palo manca la certificazione dell'Asl
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 12 Ottobre 2016, 16:21
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Napoli? Non è un paese per bambini. In particolare la V Municipalità Vomero-Arenella, privo in questo anno scolastico di asili nido pubblici, nonostante i milioni di euro arrivati e in arrivo dal PAC, i fondi del Piano di Azione per la Coesione promosso dal Ministero degli Interni. Prima c'è stata la questione de Il Cucciolo, il primo spazio comunale inaugurato appena il 23 gennaio scorso grazie a questi fondi e chiuso per un errore nella compilazione della domanda sprovvista del calcolo dell'Iva nell'impegnativa di spesa, come segnalato dal gruppo consiliare PD. Una chiusura in via di soluzione dopo l'intervento dell'assessore comunale alla Scuola Annamaria Palmieri. Dopo aver indetto una riunione operativa per sciogliere le criticità legate a questa struttura e al Piazzi del rione Sanità, ha annunciato una gara d'appalto veloce per far riprendere le attività del nido Il Cucciolo in novembre firmando una delibera di 255 mila euro.

Soldi di cui una parte più ridotta serviranno a un'altra struttura vomerese: la materna Savy Lopez. E qui veniamo al punto, perché su quest'altro edificio c'è un'annosa questione. Lo spazio destinato ai piccini infatti sorge da circa 40 anni all'interno della Piscicelli e dopo le segnalazioni dei genitori per le pessime condizioni in cui versava, è stato ristrutturato. Resta in parte chiuso però perché mancano i fondi per gli arredi e per allestire anche lo spazio Be-Bi al suo interno (creato sempre con fondi PAC), però intercettati dall'assessore Palmieri con la stessa delibera del Cucciolo. Tutto risolto? Ebbene no. Prima di tutto i genitori segnalano ad Alessandro Capone, capogruppo Pd, che attualmente «15 bambini sono in un'aula angusta e inadatta di appena 16 metri quadrati, ex casa del custode» il quale si chiede «se è possibile permettere una situazione di questo tipo». Nel frattempo, alla Municipalità il 30 settembre arriva una comunicazione importante dall'ASL: parere negativo riguardo la certificazione igienico-sanitaria per gli ambienti integranti la scuola materna Savy Lopez.

Un no arrivato dopo due sopralluoghi tecnici agli spazi di via Piscicelli 13/A: durante il primo viene reiterata la richiesta di documentazione già richiesta dall'UOPC il 15 dicembre del 2015 e non ancora consegnata; e dal secondo, con i documenti finalmente in mano al responsabile del sopralluogo, ecco che si evidenziano numerose carenze ed incongruenze sintetizzate in quattro punti. Prima di tutto l'ambiente per le attività libere e ludiche «non risulta idoneo in quanto si trova in una zona di transito, costituendo di fatto l'ingresso della scuola» si legge dal referto. Poi «le 2 aule allestite al piano terra sottostante che, contrariamente a quanto si potrebbe evincere dall'allegato planimetrico, non hanno alcun collegamento interno con il piano rialzato sovrastante, dove dovrebbero svolgersi le attività libere e ludiche al coperto, e quelle integrative parascolastiche, risultando così completamente avulse da tutto il restante contesto scolastico». Inoltre, l'aula sita al piano terra «indicata in planimetria con il n.8 necessita di un «potenziamento dell'illuminazione sia artificiale che naturale». Infine, l'ultimo punto, forse l'unico risolvibile: non è stato individuato alcun ambiente per il personale e in particolare uno spogliatoio graduato al numero dei dipendenti presenti. Ma il responsabile Asl su questo punto nota qualcosa di assai grave definita «promiscua» tra l'area dove sono posti «gli armadietti sporco/pulito e l'ambiente destinato allo stoccaggio dei pasti». Insomma una situazione assolutamente inadeguata per permettere all'Asl di rilasciare la certificazione di idoneità igienico-sanitaria «senza che siano preliminarmente eliminate tutte le carenze e incongruenze riscontrate» come firma la responsabile Angela Fulgione del Distretto sanitario 27.