Bacoli. Assolto candidato consigliere
Gianluca Schiano: «Non calunniò
il procuratore». La sentenza del
tribunale di Roma

Candidato consigliere Pd Gianluca Schiano
Candidato consigliere Pd Gianluca Schiano
di Patrizia Capuano
Venerdì 19 Maggio 2017, 08:43
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BACOLI. Gianluca Schiano, candidato consigliere del Pd  in corsa per le amministrative dell’ 11 giugno, è stato assolto dal tribunale di Roma sia dalla accusa di resistenza a pubblico ufficiale che da quella di calunnia nei confronti del procuratore aggiunto Aldo De Chiara. Il processo è stato celebrato presso la IX Sezione penale presieduta dal giudice Luca Ghedini Ferri. Questa la conclusione di un lungo iter giudiziario giunta alla vigilia delle prossime elezioni comunali. I fatti: Gianluca Schiano fu denunciato dal comandante della polizia municipale, Marialba Leone, dopo aver partecipato il 23 marzo 2010 ad una manifestazione di solidarietà nei confronti della impresa «Fratelli Scotto Rosato s.r.l.». Questa era stata raggiunta dal provvedimento Resa della Procura di Napoli per la demolizione di parte dell'esercizio commerciale in via Giulio Cesare, al Fusaro. Quel giorno numerosi cittadini si mobilitarono a sostegno dei fratelli Scotto Rosato, molte le forze dell’ordine presenti. La richiesta di rinvio a giudizio fu avanzata anche per resistenza a pubblico ufficiale, una istanza diretta sia a Schiano che a Luigi Illiano, allora candidato consigliere a sostegno di Gianluca Schiano, nel 2010 aspirante sindaco per la civica L’Alternativa. (Luigi Illiano per le prossime elezioni non si candida).

Entrambi - difesi dall’avvocato penalista del Foro di Napoli Roberto Imperatore - sono stati assolti con la formula «il fatto non sussiste». Il tribunale di Roma si è riservato come da prassi un termine di novanta giorni per depositare le motivazioni alla base della sentenza. «All'esito di quella manifestazione di solidarietà e, nel contempo, di protesta – spiega l’avvocato Imperatore - i candidati furono denunciati dal comandante della polizia municipale di Bacoli, Marialba Leone. L'informativa redatta ai sensi del codice di procedura penale, corredata da una relazione firmata dal comandante, dava luogo ad una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in resistenza a pubblico ufficiale. Solo nei confronti di Gianluca Schiano, anche per il delitto di calunnia  secondo l'assunto accusatorio commesso in danno del dottor Aldo De Chiara, all'epoca dei fatti procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli».

La individuazione del magistrato napoletano quale persona offesa da reato ha determinato la competenza territoriale del processo del Tribunale di Roma. «Secondo il comandante Leone – spiega Gianluca Schiano - avrei accusato ingiustamente il magistrato De Chiara di aver favorito l’avvocato Antonio Coppola, già sindaco di Bacoli, per non averlo perseguito per presunti abusi edilizi. Ma dall’esito delle prove testimoniali questa tesi è caduta». Al termine di una lunga ed articolata istruttoria, l’altra mattina, la difesa ha espresso le proprie conclusioni discutendo degli  elementi di prova a disposizione del Tribunale. L'arringa finale è stata preceduta dal deposito di una memoria difensiva  redatta dall’avvocato Imperatore. E così la IX Sezione del Tribunale di Roma ha assolto entrambi gli imputati sia per l'accusa di concorso in resistenza, che per il delitto di calunnia in danno del procuratore aggiunto Aldo De Chiara. «Il fatto non sussiste»
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