«Desta sospetto questo decreto in cui il Comune è stato messo da parte. Si possono percorrere le vie ordinarie con Regione e Comune. Era la strada tracciata fino a prima del decreto. Altrimenti non comprendo perchè Renzi sia venuto a firmare un atto insieme a noi». Il sindaco ha poi ribadito che «non vogliamo l'immobilismo, altrimenti non avremmo firmato un' ordinanza contro chi ha inquinato, un protocollo per la bonifica e un accordo per Città della Scienza.
Noi siamo pronti, Renzi può convocarci domani, in 48 ore chiudiamo l' intesa su Bagnoli. Il Governo deve metterci le risorse e costruire Bagnoli insieme alla Regione e al Comune». Per de Magistris «il Comune compare solo nella conferenza dei servizi dove, anche qualora tutte le istituzioni esprimessero un parere contrario, quel parere contrario verrebbe vanificato dal Cdm, in cui siede - e non ne capisco il motivo - il presidente della Regione». «Speriamo - ha concluso - che in sede di conversione il Governo compia un passo indietro. Altrimenti quel progetto non farà un passo in avanti e metteremo in campo tutti i mezzi giuridici. Non per fare la guerra al Governo, ma per fargli capire che ha compiuto un esproprio della democrazia e che questo provvedimento è scritto con poteri altri rispetto a quelli che rappresentano la città»