Bagnoli, riapre l'arenile nord
Renzi: promessa mantenuta

Bagnoli, riapre l'arenile nord Renzi: promessa mantenuta
di Gerardo Ausiello
Domenica 30 Aprile 2017, 11:04 - Ultimo agg. 20:26
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La maglia azzurra con il 17 di capitan Hamsik luccica al sole, Davide la indossa fiero, reclamando il pallone. È nato poco distante, 11 anni fa, e da quando ha scoperto il calcio soffre per la sua squadra del cuore. Davide corre, si smarca, suda, sognando lo scudetto che non arriva e un tuffo nel mare non più proibito. Una coppia si tiene per mano, beve birra e aspetta il tramonto. C'è un papà che passeggia con il figlio, una ragazza con il cane, una famiglia che si gode la brezza primaverile. È un sabato di normalità a Bagnoli. 

Qui dove da anni non si muove una pietra, dove le onde hanno il sapore amaro degli idrocarburi e i resti dell'acciaieria sembrano giganti addormentati, qualcosa è cambiato. La spiaggia, da tempo off limits, dove potevi arrivare solo provando il brivido della trasgressione, ora è sicura. I lavori di bonifica e ripascimento si sono appena conclusi e, anche se l'arenile nord non è stato ancora riconsegnato alla Capitaneria di porto - che dovrà riattivare le convenzioni con il Comune e con i privati (lido Fortuna e lido Arenile) - per la gente del posto, a cui è stata negata persino la sabbia, è un giorno di festa. Così in tanti rinunciano volentieri alla passeggiata sul cemento, quello del pontile nord, per camminare a piedi nudi lungo l'arenile. È un piccolo passo in avanti, che per il quartiere ha un valore simbolico. Scattano, immancabili, selfie e foto-ricordo. Le immagini rimbalzano sui social e arrivano pure a Renzi. 

Lui, che oggi deve vedersela con Emiliano e Orlando alle primarie per la segreteria del Pd, prende il cellulare e, sul suo profilo Facebook, scrive: «Un amico mi ha mandato questa foto. E la voglio condividere con voi: è l'arenile nord di Bagnoli, finalmente restituito ai napoletani. Ricordate? Un anno e mezzo fa, quando abbiamo mandato un commissario a Napoli per bonificare e rigenerare l'area, era un luogo degradato e senza speranza. Dicemmo che avremmo recuperato quella zona, una delle più belle del nostro Paese. Che avremmo bonificato, ripulito, recuperato. In tanti scrissero, anche qui sui social: è solo una promessa, non accadrà mai. Oggi quell'impegno sta diventando realtà. C'è ancora molto da fare, a partire dalla balneabilità di questo tratto di costa, ma intanto il primo passo è stato fatto e la spiaggia di Bagnoli, come promesso, è stata restituita ai napoletani. Il tempo è galantuomo e la verità è più forte di qualsiasi polemica». Ci sono voluti tre mesi di lavori e una spesa di oltre 500mila euro.

L'arenile nord era già stato bonificato nel 2009 ma da allora né il Comune né i privati avevano effettuato i necessari interventi di manutenzione. Necessari perché le acque del mare, ancora inquinate, contaminano progressivamente la sabbia rendendo vano, in assenza di contromisure, ogni intervento di pulizia e risanamento. È proprio ciò che è accaduto negli ultimi anni, come rilevato dai tecnici dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, i quali avevano lanciato l'allarme in particolare sulle condizioni del lido comunale: «Nell'area interdetta, posta sulla battigia, a ridosso della scogliera, manca completamente sia il materiale di ripascimento, sia il tessuto-non tessuto (il telo semi-permeabile di separazione tra le sabbie contaminate e quelle di ricoprimento, ndr), sia un tratto di scogliera mentre in corrispondenza dello scolo delle acque dalla zona docce è stato asportato il materiale di ripascimento per spessori variabili da 20 a 50 centimetri». A complicare la situazione, inoltre, erano stati i risultati dello studio dell'Arpac, avviato su disposizione della Procura, che aveva messo in luce la presenza di idrocarburi e metalli pesanti in sette punti della spiaggia. Il commissario Nastasi e Invitalia - in primis per tutelare la salute pubblica - hanno quindi dovuto ricominciare daccapo: sono state effettuate la bonifica e il ripascimento dell'arenile, con la stesura di nuovi teloni e con sabbia pulita di cava, e contestualmente sono stati messi in campo interventi per attrezzare e abbellire l'area, con bagni, cabine, docce. È stata infine realizzata una barriera composta da massi per arginare l'azione delle onde e rallentare l'inquinamento da idrocarburi. Solo quando anche il mare verrà bonificato, la spiaggia non correrà più rischi. E neppure la gente di Bagnoli.
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